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Cybersecurity: Check Point, a luglio Italia paese europeo più colpito da malware

24 agosto 2016 | 12.13
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(foto Fotogramma)
(foto Fotogramma)

L'Italia è stato il Paese più attaccato in Europa dai malware a luglio. E' quanto emerge dall'ultimo Threat Index di Check Point Software Technologies, nel quale si legge che le varianti attive di codice malevolo nel mese preso in considerazione sono calate a livello globale del 5% rispetto all'anno precedente.

Tornando al nostro Paese, le due minacce Conficker e Hummingbird continuano ad essere le più presenti, e al terzo posto si conferma Zeus, trojan Windows, che colpisce attraverso attività di phishing ed è utilizzato principalmente per rubare informazioni bancarie.

A luglio, Check Point ha rilevato 2.300 varianti di malware uniche e attive. Conficker si conferma il malware più comunemente utilizzato. Nonostante la diminuzione complessiva del malware attivi, il numero di malware per i dispositivi mobili è aumentato, rappresentando il 9% dei malware attivi, con una crescita del 50% rispetto a giugno. Per il quarto mese consecutivo HummingBad è il malware più comunemente usato per attaccare i dispositivi mobili.

Per la prima volta negli ultimi quattro mesi, Check Point ha rilevato un calo nel numero di famiglie di malware unici, ma il numero totale di malware di luglio è il secondo più alto dall’inizio dell’anno. Il crescente numero di varianti di malware attivi mette in evidenza, ancora una volta, l’ampia gamma di minacce che le reti delle organizzazioni devono affrontare e la vastità delle sfide che i team di sicurezza devono gestire per prevenire un attacco alle loro informazioni critiche di business.

A luglio, Conficker è stato responsabile del 13% degli attacchi globali rilevati. Il secondo posto spetta invece a JBossjmx, responsabile del 12%, il terzo a Sality, che ha attaccato l’8% delle vittime. Le 10 varianti più diffuse sono la causa del 60% di tutti gli attacchi rilevati.

"Le aziende - avverte Nathan Shuchami, Head of Threat Prevention at Check Point - non dovrebbero cullarsi in un falso senso di sicurezza per il lieve calo del numero delle famiglie di malware attivi nel mese di luglio. Il numero di famiglie attive è ancora vicino a livelli record, mettendo in evidenza la portata delle sfide che le aziende devono affrontare per mettere in sicurezza le proprie reti contro i cyber-criminali. Le aziende devono continuare a proteggere le proprie reti e a vigilare", conclude Shuchami.

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