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Wikibombing

Facebook, ecco perché tra i commenti spuntano ricette

12 maggio 2017 | 12.27
LETTURA: 3 minuti

Un esempio di Wikibombing sulla pagina Facebook di Fedez
Un esempio di Wikibombing sulla pagina Facebook di Fedez

di Federica Mochi

Cosa c'entra la gallina prataiola del Bengal con la notizia di Belen in tribunale? O la storia dell'Impero ottomano e la bandiera dell'esperanto che spuntano tra i commenti alla proposta di matrimonio di Fedez a Chiara Ferragni? Niente, apparentemente. Si tratta di alcuni dei commenti scritti 'a caso' su Facebook, che da qualche tempo invadono le bacheche dei principali quotidiani italiani.

Chiara Ferragni balla nel nuovo video del fidanzato? Ecco come preparare gli involtini di verza e patate, saperne di più su 'Les demoiselles d'Avignon' di Picasso, indovinare gli ingredienti per preparare i fusilli alla molisana o pasta e fagioli. Psy pubblica un nuovo singolo? Tanto vale approfittarne per capire cos'è l'epatosplenomegalia (l'aumento del volume di fegato e milza), perché l'albatro urlatore si chiama così o quando è scoppiata la battaglia di Guandu. Commentare una notizia 'banale' con una nozione altrettanto insignificante è diventata ormai la regola sul social di Mark Zuckerberg (provate ad accedere a una qualsiasi notizia su Facebook e ve ne renderete conto).

Ma che c'entrano ricette e nozioni copiate da Wikipedia con l'informazione e i media? La stramba pratica, ribattezzata 'Wikibombing' e diventata ormai virale sui social, sembra essere una forma di protesta a notizie 'leggere' o marginali messa in atto da centinaia di utenti per manifestare disinteresse e indignazione. Già qualche tempo fa a introdurre un concetto pensò la pagina 'Cose a caso da Wikipedia', che consisteva nel commentare post e notizie con voci pescate casualmente dall'enciclopedia online. Chi sia stato a lanciare il sasso nello stagno della rete non è chiaro, fatto sta che a stretto giro la protesta social è dilagata, prendendo di mira le pagine di quotidiani nazionali, profili di cantanti e star del piccolo schermo.

"Comunque i post che non c'entrano niente non fanno più tanto ridere" lamenta un utente, mentre c'è chi commenta ironico: "Sto imparando di più leggendo i commenti qui che studiando". "Ma tutti sti commenti off topic?- rimarca un altro utente - Avete lanciato una nuova specie di analfabetismo?" "Smettete di articoleggiare sul nulla - avverte qualcun altro - o saremo costretti a sapere tutto sulla riproduzione del Sarchiapone fallicus che si accoppia con la Sarchiappona chiatta".

Tantissime le nozioni estrapolate a caso e che spiegano accuratamente cos'è il muflone europeo (un mammifero della famiglia dei bovidi), la fidget spinner (una specie di trottola), quando è caduto il Muro di Berlino, o come è nata la Scapigliatura. Le più gettonate restano tuttavia le ricette di cucina: dalle trofie speck e noci cremose, alla vera amatriciana, passando per il pesto genovese, il porceddu sardo e la semplicissima 'aglio e olio'. L'effetto di questo tam tam social è presto detto. Oltre a infastidire chi vuole commentare una notizia o dialogare con altri utenti, contribuisce ad ampliare la diffusione e condivisione di un post. Con l'aumentare dei commenti, infatti, l'algoritmo di Facebook considera il post 'interessante', rendendolo visibile a un maggior numero di utenti.

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