La collezione autunno/inverno 2015-16 guarda il mondo attraverso questa sfasatura l'"intempestivo". Non si accontenta di registrare il presente, ma si colloca in quella soglia inafferrabile fra un "non ancora" e un "non più". E' così che la vede Alessandro Michele, che ha sostituito Frida Giannini alla guida creativa della maison.
La collezione autunno/inverno 2015-16 guarda il mondo attraverso questa sfasatura l'"intempestivo". Non si accontenta di registrare il presente, ma si colloca in quella soglia inafferrabile fra un "non ancora" e un "non più". E' così che la vede Alessandro Michele, che ha sostituito Frida Giannini alla guida creativa della maison Gucci, di proprietà della francese Kering. Elementi presi un po' a caso, come i fiori rubati da tappezzerie abbandonate in una soffitta, uccelli che ricamano promesse d’amore di gusto georgiano, abiti con pieghe cariche di memorie. Si tratta di dettagli inattuali che vorrebbero descrivere il presente. Una espressione sincopata, diacronica, che mescola di tutto e di più per cercare di mettere insieme una nuova grammatica.