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Moda: piramidi e faraoni nell'Egitto d'inverno' di Vittorio Camaiani

11 luglio 2015 | 13.05
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Un modello della collezione 'Egitto d'inverno' di Vittorio Camaiani
Un modello della collezione 'Egitto d'inverno' di Vittorio Camaiani

Un viaggio che sembra una visione, una personale reinterpretazione dell'arte, dell'architettura e degli iconici colori dell'Antico Misr, il nome che gli arabi danno alla città del Cairo e allo stesso Egitto. "Egitto d'Inverno" è la collezione pensata per l'autunno-inverno 2015/16 dallo stilista Vittorio Camaiani, che lo stilista presenterà oggi all'Hotel St. Regis di Roma, in occasione di Altaroma.

Le piramidi, come in un viaggio tra il surreale ed una visione geometrica, si specchiano nella collezione, si inseriscono nel fondo dei pantaloni e dei cappotti, aprono la linea delle maniche e proiettano la loro ombra su tessuti con sartoriale costruzione di intarsi a contrasto. Particolare attenzione e focus stagionale attorno ai capi spalla, con giacche e cappotti  dalle scollature che accolgono scenografici collari di plexiglass e cappe che nascono dall'incontro di più tessuti come cachemire e suri alpaca.

Ispirazione al simbolismo e all'iconografia egizia per la sera, dove la collana di Sathathor diventa motivo ricamato, l'occhio di Horus viene dipinto a mano con tecnica batik su tute doppiate ad abiti di chiffon, e le piramidi si rincorrono in giochi di luci ed ombre in lunghi abiti di georgette. Un viaggio e un incontro di tessuti e tonalità tra lane, cachemire, suri alpaca e sete nei colori blu royal grigio nero bluette e turchese. Ancora nel giorno, il tono sabbia si scalda fino all'ombroso testa di moro trasformandosi a sera nelle nuance marroni, ocra, verdi. Poi lino e seta stampato in oro, duchesse grigio, bluette e nero.

Lo stilista, l'idea è pensare alla terra degli antichi egizi e immaginarla protagonista a Roma o New York

"Anche se per gli antichi egizi la lana era considerata impura, mi emoziona l'idea di vedere la terra dei faraoni nella stagione invernale - afferma Camaiani - Pensare all'Egitto oltre il lino ed immaginarlo protagonista, in una strada di una capitale moderna e internazionale come Roma o New York. È in questa conoscenza e scambio di usi, colori e costumi il mio 'dialogo' attraverso la moda con quelle terre lontane che ci guardano con speranza e a volte con diffidenza".

Nei cappelli, realizzati dal cappellificio Jommi Demetrio, effetti scenografici incontrano l'artigianalità nella costruzione di piramidi surrealiste con gioco di chiaro/scuro o scomposte nei toni del sabbia. Nelle calzature, realizzate da Lella Baldi, le linearità piramidali emergono nelle proposte giorno-sera grazie ad accostamenti e contrasti di colori, pellami, tessuti, texture e cuciture.

I bijoux della stagione, realizzati da Cecilia Rosati, interpretano i toni e le icone egizie con un incontro tra metalli, plexiglass, smalti e lavorazioni artigianali, un richiamo agli alti bracciali rigidi degli egizi, come anche i geometrici e scenografici collari in plexiglass trasparente e smalto, l'occhio di Horus e giochi sovrapposizione di ombre di piramidi. A chiudere gli accessori e il total mood di questa collezione, la 'bag Piramide', dal design minimalista e contemporaneo.

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