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Moda: R&S Mediobanca, solidi e liquidi i giganti italiani

23 febbraio 2016 | 16.44
LETTURA: 4 minuti

Armani la più solida (debiti incidono l'1,9% su capitale netto), Max Mara la più liquida (1mld)

Giorgio Armani
Giorgio Armani

"Solide e liquide" le top 15 società della moda italiane. Secondo una ricerca diffusa da R&S Mediobanca, i giganti made in Italy del comparto hanno una struttura finanziaria più solida e in miglioramento con debiti finanziari nel 2014 pari al 23,4% del patrimonio netto (dal 35,3% del 2010), ovvero con un capitale netto quattro volte superiore al debito. Il gruppo più solido è Giorgio Armani con una incidenza dei debiti finanziari sul capitale netto dell'1,9%. Seguono, tra le migliori, Max Mara (2%) e Tod's (4,4%). Otb 11,9%, D&G 12,2%, Benetton (la spa) 12,3%, geox 15,1%, Prada 17,3%, Valentino 18,7%, Calzedonia 23,6%, Safilo 25,8%, Salvatore Ferragamo 28%, Ermenegildo Zegna 28,1%. Luxottica è al 50% e Moncler al 55,8%.

Se si considera il solo capitale tangibile, ovvero al netto degli attivi immateriali, i brand più fragili appaiono Moncler e Luxottica, le uniche realtà con debiti finanziari superiori al patrimonio netto.

Per quanto riguarda la liquidità, le top 15 della moda hanno raccolto a livello aggregato un vero e proprio tesoretto di quasi 6 miliardi di euro, in crescita del 60,2% (erano 3,7 mld nel 2010). La liquidità è dunque 1,2 volte i debiti. Best performer Max Mara con quasi 1 miliardi di liquidi in cassa e Giorgio Armani con 561 milioni a fine 2015, rispettivamente 25 e 19 volte i debiti.

Le aziende del comparto moda e in particolare le Top 15 (Armani, Benetton, Calzedonia, D&G, Geox, Luxottica, Max Mara, Moncler, OTB, Prada, Safilo, Salvatore Ferragamo, Tod’s, Valentino, Zegna) crescono in media più dei grandi gruppi manifatturieri quotati. Nel 2014, rispetto all'anno precedente, la grande manifattura italiana ha segnato un calo del fatturato dello 0,8% contro una progressione del 5,8% delle Aziende Moda Italia e del 5,6% di quelle del Top15Moda.

L'ebit margin delle Aziende Moda Italia è superiore a quello della grande manifattura italiana (9,3% contro il 6%) e quello del Top15Moda è addirittura oltre il doppio (12,3%). Anche il roe del Top15Moda è maggiore di quello della manifattura italiana.

Le top 15, nei primi nove mesi del 2015, hanno registrato un incremento del giro d'affari a doppia cifra. Il dato aggregato è dell'11,8% secondo quanto diffuso de R&S Mediobanca.Vva detto che una buona parte della crescita è fondamentalmente riconducibile al generale apprezzamento di molte valute, dollaro USA in particolare, rispetto all’euro, ma anche a cambi costanti la crescita ci sarebbe stata, nell'ordine di un +2%. Su tutte le società quotate (le uniche che pubblicano conti trimestrali) emergono Moncler (+25,2%), Luxottica (+17,9%) e Safilo (+10,6%). In ripresa, dopo le leggere contrazioni del 2014-13, i margini: +9,4% l'ebit e +8,5% il risultato corrente; prosegue la crescita anche del risultato netto (+6,6%). Contrazioni dei margini si evidenziano solo in Prada, Safilo e Tod’s.

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