Rendere i paesi del Golfo sempre più indipendenti dal petrolio, attirare capitali e investimenti esteri, migliorare il clima di business e spingere sulle esportazioni. Queste le prospettive verso le quali tende il medio oriente che, dopo il lungo periodo di abbondanza legato alle entrate petrolifere, cerca ora di riconvertire la sua economia che è entrata in una fase di rallentamento dopo 25 anni di crescita. Il lusso, in particolare, ha visto una media annua di aumento del giro d'affari del 5,6% tra i sei Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (Ccg). E' quanto evidenzia la quarta edizione del White Paper, documento che fotografa la situazione nel golfo, realizzato dal Chalhoub Group.
Benché il calo del prezzo del petrolio non sia stata una misura 'subita' dall'Arabia Saudita, tuttavia gli effetti sull'economia locale di sono stati importanti. Per altro, su di essa hanno inciso anche le fluttuazioni monetarie. La fine dei 2015 ha visto la fiducia del consumatori degli Emirati Arabi in calo, con un sentiment recessivo pari al 53%. Nell'ultimo trimestre dello scorso anno, in particolare, il 38% dei consumatori ha ridotti le spese per abbigliamento, tempo libero e pasti take away.
Lo studio evidenzia tuttavia che la dinamica resta favorevole. Il numero di persone con alto potenziale di spesa e alto patrimonio è in crescita: da qui al 2014, secondo le stime, il numero dovrebbe crescere del 40% in Medio Oriente, contro il 25% di Europa e Nord America. Sono 72100 negli Emirati Arabi Uniti; 59mila in Arabia Saudita. Seguono Qatar e Kuwait. Tra il 2009 e il 2014 la ricchezza della regione è cresciuta del 50% e il numero di ultra ricchi è aumentato del 7,7%.
Ma l'elemento più nuovo e più rilevante è che la regione sta assistendo alla nascita di una forte classe media (il 67% in Arabia Saudita) che spinge da una parte lo sviluppo imprenditoriale, dall'altra gli acquisti. Questi ultimi, in particolare, sono sostenuti dalle donne; in Arabia Saudita sono 105 le donne che rientrano nella categoria degli 'ultra ricchi'; negli Emirati Arabi le donne detengono un patrimonio di quasi 22 miliardi di dollari. Per altro le donne, rileva il White Paper, stanno diventando sempre più autonome, grazie anche a un tasso di scolarizzazione altissim o. I cosiddetti Millenial svolgono un ruolo sempre più attivo nella definizione delle dinamiche socio economiche della regione dove il 50% della popolazione ha meno di 30 anni.