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Le pellicce 'da favola' di Fendi: ovazione a Fontana di Trevi per i 90 anni della maison /Foto

08 luglio 2016 | 09.06
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(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

C’è la favola nordica della principessa e del suo principe che si tramuta in orso, la foresta incantata e il giardino fiorito. E’ una collezione un po’ fairy tale e un po’ fun, in puro stile Fendi, quella presentata ieri sera nel suggestivo scenario della Fontana di Trevi e che racconta, in modo onirico e molto fiabesco, la storia di una maison che sin dalla sua nascita, quando nel 1926 Edoardo e Adele Fendi aprirono il primo negozio in via del Plebiscito, a Roma, ha fatto della creatività e dell’eccellenza artigianale il suo punto di forza (FOTO).

46 uscite indossate da 40 modelle tra le più gettonate delle passerelle internazionali celebrano 90 anni di successi. C'è Kendall Jenner , moderna principessa del Nord, che apre lo show con indosso uno dei capi più preziosi della collezione: un cappotto blu di persiano forato a mano con doppie applicazioni di visone. E mentre cala il sole sui marmi bianchissimi della Fontana, ecco camminare sull’acqua Bella Hadid , Greta Varlese e Vittoria Ceretti , le gemelle Lia e Odette Pavlova , e ancora Ruth Bell e Mica Arganaraz quasi fossero sospese nell’aria. Ma è solo un effetto ottico, perché in realtà incedono su una passerella in plexiglass installata nella vasca.

A fare da fil rouge non è la Roma imperiale o quella barocca né tantomeno quella cinematografica celebrata ne ‘La Dolce vita’, quanto le illustrazioni danesi di Kay Nielsen, le fiabe e le leggende nordiche dei primi del ‘900 racchiuse in 'East of the Sun and West of the Moon', gioiello grafico di art nouveau tradotto da Karl Lagerfeld su abiti e pellicce. A parlare sono i capi, lavorazioni fiabesche dal mood irreale. I velli si fanno leggeri, vengono esplorati sugli abiti con pelliccia e lavorazioni che fanno parte sì del dna di casa Fendi, ma che vengono integrati con formule inedite: come la tintura della lince e la veronatura, una lavorazione alternata a zibellino e intarsiata o i ricami in mohair, pizzo ricamato e visone rasato sull'abito di tulle. Sulla passerella riecheggia così la wunderkammer di Lagerfeld che dà vita a un emozionante viaggio nella femminilità più onirica.

Sotto la regia attenta di Silvia Venturini Fendi, terza generazione della famiglia romana, il designer, timoniere da oltre 50 anni della maison capitolina, non tradisce i codici della maison, rinsaldando il legame con la Città Eterna. Qualche esempio? Il cappotto in breitschwanz bianco, preso in prestito dal modello ‘Astuccio’ realizzato in passato dalla maison o ancora il persiano intarsiato con visone rasato, una tecnica che la maison della doppia F non usava dal 1974. E se il capo con la più lunga lavorazione è un cappotto con tassellini in visone che ha richiesto 1200 ore di lavoro, quello più caro raggiunge cifre da capogiro. Si tratta di un due pezzi di lince, mantella e gonna intarsiate, che costa un milione di euro.

Abbiamo lavorato sulla leggerezza – fa sapere nel backstage l’entourage di Lagerfeld – chiedendoci come usare la pelliccia nel modo più leggero possibile e cercando di dissacrare i capisaldi della pellicceria”. Un lavoro certosino, che esalta, ancora una volta, lo straordinario savoir faire degli artigiani della maison. Citazioni colte, miti nordici si traducono idealmente su abiti e cappotti immaginifici, tra cui un vestito fiabesco realizzato in tandem con l’illustratrice Katie Bailey, mentre 17 borsette vittoriane, ribattezzate ‘Once upon a time’ e realizzate da ricamatori di Lesage, accompagnano le creazioni, riprendono dei modelli d’archivio nati negli anni ’70 dalla collaborazione con l’azienda di tessuti Gallenga. Ai piedi, le modelle sfoggiano tronchetti elasticizzati in maglia con pietre in filo e tacco a rocchetto.

A salutare 90 anni di successi, tra gli sguardi meravigliati dei turisti e qualche romano inferocito dal traffico paralizzato nel perimetro di Fontana di Trevi, ecco spuntare nel parterre Kate Hudson , Bella Thorne e Lottie Moss , la sorellina appena diciottenne di Kate, ma anche le italianissime Ginevra Elkann e Ornella Muti, la musa di Fendi Kasia Smutniak, Luca Cordero di Montezemolo, il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini con la moglie, e l’ormai ex coppia creativa di Valentino, Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli .

Sfilare nel luogo più suggestivo della capitale non basta però a sancire un rapporto viscerale con la Città Eterna: oltre a 'Fendi Roma – The Artisan of Dreams', una mostra sull'artigianato in programma al Palazzo della Civiltà italiana fino al 29 ottobre, per rinsaldare il legame con la Capitale c’è 'Fendi Roma', un libro di 272 pagine e oltre 300 illustrazioni che celebra i fasti della piccola boutique con atelier che è riuscita, in 90 anni, a trasformarsi in una delle più importanti aziende internazionali del lusso.

Silvia Venturini Fendi: "Che orgoglio sfilare a Fontana di Trevi"

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