Stampe eccentriche, corone di carta, t-shirt manifesto, ma anche una carrellata di accessori stravaganti come ciondoli a forma di fallo, spille, bandane e tiare punk. Capi che lui e lei si scambiano, giocando con il concetto di unisex. 'Buy Less, Choose Well, Make it Last' come litania da intonare dentro e fuori la passerella per ridurre lo sfruttamento delle risorse naturali del pianeta. Dopo Parigi e Milano, Vivienne Westwood è tornata a sfilare a Londra con 'Ecotricity' una collezione pensata sia per l'uomo sia per la donna.
Una giovane donna fortunata che proviene da una parte privilegiata del mondo dove è stata educata da genitori amorevoli. È intellettuale, amante dell'arte ed avventurosa. Così come l'uomo che l'accompagna. Protagonista, ancora una volta, sulla pedana dell'irriverente designer britannica per l'autunno-inverno 2017/2018 il cambiamento climatico, diventato ormai il leitmotiv della filosofia targata Westwood. Lui e lei hanno aderito ad Intellectuals Unite (IOU) e sono sempre più spaventati dal cambiamento climatico.
Come molti suoi colleghi, per l'autunno-inverno 2017/2018, Westwood ha deciso di unificare le passerelle uomo e donna in un unico show, andato in scena ieri, in chiusura della London Fashion Week dedicata alle collezioni Uomo. La collezione donna, formalmente conosciuta come Red Label, e la collezione uomo, ex Man Label che veniva presentata a Milano, hanno quindi sfilato insieme sotto l'etichetta 'Vivienne Westwood'. Accanto alla dama del punk britannico, l'head designer del suo marchio e partner, Andreas Kronthaler.
