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Moda: Grimaldi, Roma? una bella donna che si è lasciata andare...

08 luglio 2017 | 16.44
LETTURA: 4 minuti

Alcune delle creazioni firmate dallo stilista Antonio Grimaldi che questa sera sfileranno nel suo atelier in piazza Argentina
Alcune delle creazioni firmate dallo stilista Antonio Grimaldi che questa sera sfileranno nel suo atelier in piazza Argentina

''Mi dispiace per Roma, una città che amo, nella quale continuo a vivere e a lavorare. La capitale è come una bella donna che non sicura più, che si è lasciata andare. Vive nella gloria di un passato che, forse, non ritornerà''. E' quanto ha dichiarato all'Adnkronos Antonio Grimaldi, lo stilista italiano 'adotatto' dalla Francia. Questa sera nel suo atelier in piazza Argentina, presenta la collezione A/I 2017, ispirata a Mona Bismark, che ha già sfilato nel calendario ufficiale dell'Haute Couture parigina, nell'ambito di AltaRoma.

''Nelle grandi capitali europee il lusso è palpabile - ha aggiunto- A Roma non è più così. E' una città meno attrattiva soprattutto per quelle signore che amano l'haute couture. Certo il problema degli attentati ha reso le nostre città meno sicure. Me lo hanno confessato alcune clienti di fede musulmana - ha proseguito Antonio Grimaldi - 'Abbiamo paura a venire in Europa', mi hanno detto un giorno alcune di loro. Sembra quasi paradossale. Ci sentiamo tutti, involontariamente, coinvolti come 'marchiati', dalla violenza cieca, senza che nessuno sappia come opporre resistenza''.

'Made in Italy amatissimo nel mondo, un 'brand' che le istituzioni continuano a snobbare'

E sulla diaspora della creatività italiana all'estero (Riccardo Tisci, Maria Grazia Chiuri, Giambattista Valli, che oggi incontra il pubblico al Maxxi) Antonio Grimaldi non ha dubbi: ''Se fossi più giovane anch'io fuggirei all'estero, ma con un biglietto di andata e ritorno. Il made in Italy è un 'brand', è amatissimo nel mondo, dai nostri clienti internazionali, peccato che le nostre istituzioni continuino a snobbare la moda''.

''Per ciò che riguarda poi il mio marchio - ha confessato Grimaldi - prendo le commesse all'estero e porto lavoro in Italia. Ho un mio gruppo straordinario, la mia famiglia che non lascerei per nulla al mondo. Ma non è sempre così, soprattutto per quelle imprese che hanno delocalizzato... Per non parlare poi delle tasse che gli italiani sono costretti a pagare allo Stato. Gli stilisti libanesi acquistano case e palazzi. Non capita a noi italiani''.

Amo la personalità di Brigitte Macron e mi piacerebbe vestire un'étoile come Eleonora Abbagnato

Lo stilista italiano ha confessato di amare le donne con una forte personalità come la 'sua' Mona Bismarck. ''Mi piace moltissimo anche la nuova first lady francese Brigitte Macron o la moglie del nostro ambasciatore italiano a Parigi, Giada Magliano. Donne di estrema eleganza. Un pò memo Melania Trump, nonostante il suo passato da mannequin - ha confessato Antonio Grimaldi- Un look, il suo, scolpito su un'altra first lady molto amata dagli americani, Jackie Kennedy. Ma c'è qualcosa di artefatto nello stile di Melania e si vede''.

Riguardo al futuro molti sogni nel cassetto per Antonio Grimaldi. ''Mi piacerebbe vestire una grande étoile come Eleonora Abbagnato, lavorare come direttore creativo in una maison storica. Mi sento come Schumacher ma senza la Ferrari'', ha concluso sorridendo.

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