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Moda: a Milano 'città aperta' anche le griffe diventano democratiche

20 ottobre 2017 | 15.15
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Un dettaglio dell'atelier di Alberta Ferretti
Un dettaglio dell'atelier di Alberta Ferretti

Che ci fosse stato un cambio di passo nel fashion system italiano, con enti e istituzioni da qualche tempo ormai seduti attorno allo stesso tavolo a collaborare, era evidente a tutti, ma che le griffatissime maison aprissero i loro showroom alla città, senza distinzioni di sorta, non s'era mai visto. Una moda democratica in una Milano, a tutti gli effetti, 'città aperta', nell'eredità dell'amministrazione precedente e che quella attuale persegue con il medesimo spirito.

Con Apritimoda, domani e domenica 22 ottobre, Agnona, Alberta Ferretti, Antonio Marras, Curiel, Ermenegildo Zegna, Etro, Fondazione Ferrè, Gianni Versace, Giorgio Armani, Laboratori Scala, Missoni, Moncler, Prada, Trussardi apriranno le porte dei loro spazi milanesi, fino a ieri blindatissimi, a cittadini e turisti. Ideatrice e curatrice dell'iniziativa Cinzia Sasso, giornalista e moglie dell'ex sindaco Giuliano Pisapia che all'Adnkronos racconta: "l'idea mi è venuta perché mi è capitato negli anni passati di entrare in questi spazi meravigliosi e sconosciuti, molto esclusivi e privati. Mi sembrava però poco democratico e ingiusto che non potesse vederli nessuno. Ho atteso che mio marito terminasse l'incarico, per ovvie ragioni, e sono andata alla Camera della Moda a proporre l'idea".

Quindi dagli stilisti, bussando ad uno ad uno, dai loro referenti e "tutti hanno accolto con entusiasmo il progetto". I soli che hanno passato, per ora, la mano sono stati Dolce&Gabbana e Krizia "ma soltanto perché i primi sono impegnatissimi all'estero con un evento importante e Krizia perché lo stabile dove si trova l'atelier è interessato da lavori di restauro". Sasso prende in particolare a modello il format di Bookcity, la manifestazione di libri diffusa per la città, e insieme a Maria Canella, tra gli organizzatori proprio di Bookcity, dà vita al progetto.

Nel week end ciascuna maison si racconterà al pubblico senza seguire un format comune, ma in maniera molto individuale. Qualche griffe proporrà alle visitatrici di indossare capi di collezione e di essere truccata proprio come una modella. Qualcun'altra mostrerà pezzi cult che sono stati indossati in occasioni molto speciali. Altre proporranno piccole sfilate interne.

Ma soprattutto, questa di Apritimoda è soltanto la prima edizione. Altre ne seguiranno in altre città, come Firenze (dove hanno sede Emilio Pucci, Gucci, Salvatore Ferragamo, Ermanno Scervino) e Roma (con Fendi, Laura Biagiotti) e, tra gli obiettivi di Sasso, anche Parigi. In futuro non saranno solo le griffe a mostrarsi ma anche altri luoghi nascosti ed eccellenze del luogo, quali ad esempio le sartorie.

Per il primo cittadino di Milano, Giuseppe Sala, si tratta di "un'iniziativa unica. Apritimoda è un progetto che dimostra ancora una volta quanto Milano sia una città aperta al mondo e capace di coinvolgere cittadini e turisti. Poter visitare gli atelier della moda è interessante e stimolante, un'occasione da non perdere per apprezzare, oltre alla bravura dei professionisti del mondo della moda, la bellezza e l’unicità di alcuni edifici della nostra città”. Tutti i dettagli degli appuntamenti su www.apritimoda.it

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