Le montagne della Carnia, nel nord ovest del Friuli Venezia Giulia, sono un vero paradiso, soprattutto in questa stagione, per l’attività sportiva e il benessere del corpo: dal trekking al ciclismo sia da strada che mountain bike (lo Zoncolan, per esempio, è stato uno degli arrivi più suggestivi del Giro d’Italia in questi ultimi anni); dalle passeggiate al rafting, dal canyoning al parapendio; dalle arrampicate alle terme. Ma è anche una zona ricca di storia e di arte (vwww.carnia.it). Basti pensare alla frazione di Pesariis (Prato Carnico, Udine), una piccola comunità - poco più di 120 anime - e un arredo urbano tutto particolare fatto di orologi ad acqua, meridiane, orologi astronomici oppure a paletta disseminati tra le vie del paese o incastonati nelle pareti delle case. Qui, secondo la leggenda, un pirata genovese in esilio, un certo Solari, avrebbe messo a frutto le proprie conoscenze di meccanica e astronomia dedicandosi alla costruzione di orologi nella seconda metà del Seicento. Da allora la produzione di strumenti per misurare il tempo non si è più fermata. A Pesariis non manca ovviamente il Museo dell'Orologeria, ancora ospitato in un edificio diventato ormai troppo piccolo. Nel museo si può ammirare una collezione di orologi rappresentativi della produzione locale lungo tre secoli, dalla fine del '600 ai giorni nostri, ma anche esemplari del tardo ‘400 e le macchine ideate per la timbratura dei cartellini dei dipendenti.
(Adnkronos/Travelnews24.it)
