Un centro storico che ospita oltre 60 chiese, alcune delle quali sono documenti architettonici di grande pregio di trascorsi saraceni, normanni, medievali. Fra queste quelle di San Martino, con pianta a croce latina; di San Cataldo, preesistente al Duomo fatto erigere da Federico III d’Aragona dopo la guerra del Vespro (1282-1314); di San Giuliano risalente al XVII secolo e di San Giovanni Battista, che svetta isolata all'estremità orientale della città con la sua cupola di colore bianco. Tutta una storia racchiusa tra le mura di Erice, in provincia di Trapani (www.comune.erice.tp.it) che non si risparmia nemmeno nei suoi dintorni con gli antichi mulini a vento, utilizzati tutt’oggi per la lavorazione del sale marino e le grotte di Levanzo, la più piccola delle isole Egadi sulla quale in gruppo archeologico Drepanon (www.drepanon.org) il 13 settembre porta alla scoperta di incisioni e pitture rupestri risalenti al Paleolitico superiore (circa 9800 .a.C.). Erice è infine conosciuta come la città della scienza e nei suoi musei di fisica astronomica, il “Chalonge “ e il DIRAC ospitati nel complesso conventuale ora sconsacrato di San Domenico, possiede collezioni di immagini, documenti, strumenti e reperti sull’astrofisica del microcosmo provenienti dall’istituto di fisica di New York (www.ccsem.infn.it)
(Adnkronos/Travelnews24.it)
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