Milano, 29 apr. (Adnkronos Salute) - Cucinate o mangiate crude, 'in purezza' o abbinate a formaggio pecorino, le fave sono le regine dei pic-nic di Pasquetta e 1 maggio. Ma sul legume di primavera, molto amato in varie regioni d'Italia, non mancano capitoli nei libri di medicina. Dalle semplici allergie - "molto rare e in genere abbinate all''ipersensibilità' ad altri vegetali della stessa famiglia" - al favismo, "malattia metabolica genetica trasmessa dalla madre ai figli maschi, causata dal difetto congenito di un enzima e particolarmente diffusa in Sardegna", dove uno studio ha scoperto un risvolto positivo della sindrome: il possibile collegamento con il segreto di longevità che permette a molti abitanti dell''Isola dei quattro mori' di arrivare ai 100 anni e superarli. Ne parla con l'Adnkronos Salute Alessandro Fiocchi, responsabile di Allergologia all'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.
La 'semplice' allergia alle fave rientra nel capitolo delle allergie alimentari, che secondo i dati del ministero della Salute interessano il 3% circa della popolazione generale italiana, con una prevalenza media del 5% in età pediatrica. "L'allergia alle fave non si può escludere, ma è rara", spiega Fiocchi. "Nella mia vita ne ho visti 3 casi appena, e solo perché ho visitato tanti bambini. Questa forma colpisce in genere persone che hanno avuto reazioni allergiche anche mangiando fagioli, piselli, ma soprattutto lupini e arachidi. Sono allergie più frequenti nella seconda infanzia, tra i bimbi delle scuole elementari o medie", precisa l'esperto. Che avverte: "Si tratta di forme che a volte danno anche reazioni gravi di tipo anafilattico, ma che molto più spesso provocano mal di pancia non immediati e quindi difficili da riconoscere". In questi casi la diagnosi avviene 'per esclusione': in presenza di un attacco acuto, e una volta "eliminata l'ipotesi appendicite, si fanno approfondimenti mirati a sondare eventuali allergie". (segue)
