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Sanità: Oms, più rischi Tbc per senza fissa dimora e migranti ( )

03 luglio 2014 | 16.11
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Sanità: Oms, più rischi Tbc per senza fissa dimora e migranti
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(Adnkronos Salute9 - Tra i gruppi più vulnerabili alla tubercolosi "vi sono i poveri e le persone senza fissa dimora, i migranti e le minoranze etniche. Inoltre, i carcerati, le persone che fanno uso di droghe e quelle con un sistema immunitario compromesso (per esempio, le persone affette da HIV, malnutrizione, diabete; fumatori e bevitori pesanti) hanno un rischio molto maggiore di ammalarsi". Lo spiegano gli esperti dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), alla presentazione oggi a Roma di un nuovo programma mondiale per contrastare la malattia. Molti di questi gruppi vulnerabili si trovano a dover superare una serie di barriere per poter accedere ai servizi sanitari.

In particolare, "affrontare la tubercolosi nel contesto della migrazione transfrontaliera può rappresentare una sfida significativa anche per i fornitori di servizi sanitari. Molte persone sottoposte a un ciclo di trattamento per la tubercolosi potrebbero trovarsi nella condizione di doversi trasferire per lavoro, anche senza aver prima completato il trattamento". In ogni caso "i Paesi con una bassa incidenza di tubercolosi", come l'Italia, "sono nella posizione ideale per raggiungere livelli storicamente bassi”, ha aggiunto Mario Raviglione, direttore del programma globale per la Tubercolosi dell’Oms.

A dare linfa alla malattia sono anche globalizzazione e aumento degli esodi, sottolineano gli esperti: "Per eliminare la Tbc nei Paesi a bassa incidenza sarà di vitale importanza estendere a tappeto la prevenzione e la cura mirate nei Paesi ad alta incidenza. Questa interdipendenza richiede un’azione concertata e una stretta collaborazione" tra gli Stati, concludono.

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