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Salute: task force Pandora, riduttive parole Lorenzin su Terra dei fuochi

02 ottobre 2014 | 12.36
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Salute: task force Pandora, riduttive parole Lorenzin su Terra dei fuochi

(Adnkronos Salute) - Lo screening della popolazione residente nella Terra dei fuochi "potrebbe essere una risposta giusta, qualora si associ anche a una corretta informazione sulla prevenzione e sull’eventuale 'follow up'. Ma le parole del ministro Lorenzin sugli stili di vita, pur condivisibili, non possono essere tanto riduttive. Il ministro si riferisce probabilmente a quello che si conosce già in termini di correlazione, ma quando parliamo di stili di vita noi ci riferiamo a tutta una serie di abitudini e allo stato sociale che inevitabilmente portano a effetti sullo stato di salute della popolazione". Ad affermarlo all'Adnkronos Salute è Paola Dama, ricercatrice dell’Ohio State University Wexner Medical Center, che ha fondato e presiede la task force 'Pandora'. Un gruppo di scienziati che raccolgono dati sulla Terra dei Fuochi e sui rischi dell'inquinamento ambientale.

Dama commenta le dichiarazione rilasciate dal ministro Lorenzin a margine dell'inaugurazione di un corso della facoltà di Farmacia dell'università Federico II di Napoli.

"Quella che la Lorenzin chiama 'una grande campagna' - prosegue Dama - dovrebbe significare investimenti sull’educazione e sul versante economico. Solo così si cambiano gli stili di vita. L’Ufficio regionale europeo dell’Oms ha chiaramente definito come 'non utile' l’atteggiamento del 'blaming the victim', ovvero prendersela con gli individui che sono vittime di uno stile di vita che conduce a perdere lo stato di salute precocemente".

"Abbiamo spiegato in un documento - sottolinea la ricercatrice - i fattori di rischio e tutte le possibili esposizioni ad agenti chimici e fisici. La gente purtroppo non è consapevole di questo, e siamo del parere che continuare a puntare il dito solo su una parte della questione non salverà vite umane. Gli screening infatti sono importanti, ma spostano di poco il peso della malattia (possono spostare solo la mortalità). In ogni caso è ora che vengano implementati, purché se ne faccia un uso efficiente, e non vadano oltre le indicazioni previste dalle linee guida internazionali".

'Pandora' (www.taskforcepandora.com) è nata dall'appello lanciato su Facebook dalla giovane biologa napoletana a cui hanno risposto una trentina di tecnici e ricercatori, non solo dalla Campania. Oggi si è consolidato un gruppo tecnico-scientifico multidisciplinare che studia la tematica dell’inquinamento ambientale legato agli smaltimenti illegali di rifiuti. "Abbiamo in programma a breve una conferenza stampa per aggiornare il lavoro di 'Pandora'", continua la scienziata.

"Denunciamo da tempo - sottolinea Dama - l’allarmante dato dell’inquinamento atmosferico, non adeguatamente monitorato e caratterizzato. E' dovuto sia a una serie di cause comuni a tutte le città, sia al fatto che in queste zone si aggiunge il fenomeno della combustione illegale di rifiuti di ogni tipo - nonostante oramai sia a tutti gli effetti reato - rendendo la situazione critica ed allarmante. Un fenomeno - osserva la ricercatrice - da combattere e monitorare con cura sia per gli effetti immediati che su quelli futuri per le popolazioni che ne sono coinvolte.

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