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Esperti, prestazioni sanitarie integrative a pensionati e disoccupati

20 marzo 2015 | 17.15
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Esperti, prestazioni sanitarie integrative a pensionati e disoccupati

Attualmente la sanità integrativa copre quasi esclusivamente persone in età lavorativa che una volta uscite dal mondo del lavoro non hanno più alcuna forma di assistenza, proprio nel momento del maggiore bisogno. "Ecco quindi che un fondo territoriale, attraverso gli strumenti fiscali e contrattuali disponibili, potrebbe fornire tutele a questi soggetti e garantire le prestazioni sanitarie integrative come odontoiatria, riabilitazione, fisioterapia, assistenza per la non autosufficienza". E' il suggerimento arrivato dal convegno 'Welfare aziendale, contrattuale e bilateralità in ambito sanitario', organizzato ieri a Torino da UniSalute, compagnia del Gruppo Unipol specializzata in assistenza sanitaria e leader nella gestione dei Fondi Sanitari integrativi.

"In questo modo - aggiungono gli esperti - anche il singolo cittadino potrebbe godere dei vantaggi fiscali e di coperture sanitarie di qualità. Una soluzione che avrebbe benefici anche sull’economia del territorio". In uno scenario regionale in cui ogni cittadino piemontese spende di tasca propria in sanità quasi 550 euro l’anno (contro i 445 della media nazionale), la spesa sanitaria totale pro capite è di 2.386 euro e in cui i cittadini sempre meno possono permettersi le cure, "è sempre più importante mettere a punto soluzioni di assistenza sanitaria integrativa rispetto a quelle offerte dal Sistema sanitario nazionale", indicano.

Per Fiammetta Fabris, direttore generale Unisalute, "in un modello territoriale vincente potrebbero nascere i Fondi territoriali intercategoriali all’interno dei quali siano comprese più categorie di soggetti, lavoratori e non, ai quali poter garantire le coperture sanitarie integrative, che si interfacciano con il livello nazionale creando un vero sistema di Fondi comunicanti. E' necessario - sottolinea - coinvolgere tutti i soggetti preposti, aziende, istituzioni locali, sindacati e operatori del settore, secondo il principio di sussidiarietà allo scopo di individuare quegli strumenti che rispondano ai bisogni del territorio".

Al convegno hanno partecipato i vertici delle principali associazioni datoriali e sindacali della regione: Silvano Berna, segretario generale Confartigianato Piemonte; Giovanni Cortese, segretario generale Uil Piemonte; Gianni Gallo, presidente Confcooperative Torino; Giancarlo Gonella, presidente Legacoop Piemonte; Sergio Melis, segretario regionale Cisl Piemonte; Filippo Provenzano, direttore Cna Piemonte; Massimo Richetti, Unione industriali Torino; Alberto Tomasso, segretario generale Cgil Piemonte.

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