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Salute: lavoratori troppo sedentari, Gb dichiara guerra alla sedia

28 marzo 2015 | 18.11
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In Gb parte una campagna contro la vita sedentaria, complice dell'epidemia di malattie cardiache, diabete, tumori e problemi mentali. I diktat del nuovo 'bon ton' sul lavoro? Alzarsi dal desk e muoversi ogni mezz'ora, basta pranzi alla scrivania e se dobbiamo parlare a un collega andiamo da lui invece di telefonargli o mandagli una mail

(Infophoto)
(Infophoto)

Guerra alla sedia in ufficio. Accade in Gran Bretagna dove è partita una campagna contro la sedentarietà nei luoghi di lavoro: alzarsi e muoversi ogni mezz'ora, è il diktat. L'iniziativa, frutto di un'alleanza tra l'associazione Get Britain Standing e la charity British Heart Foundation-Bhf, parte dai numeri di un'indagine condotta su 2 mila 'colletti bianchi': più di 4 su 10 (il 45% delle donne e il 37% degli uomini) trascorrono in piedi meno di 30 minuti nell'arco di una giornata lavorativa; oltre la metà mangia regolarmente alla scrivania; il 78% ritiene di passare troppo tempo seduto, e quasi 2 su 3 temono che questo possa pesare sulla salute. La scienza conferma: malattie di cuore, diabete di tipo 2, tumori e problemi mentali sono stati associati da vari studi a uno stile di vita troppo pigro.

Nessuno è al sicuro dalle insidie di una vita sedentaria, avvertono i promotori della campagna: anche le persone in buona forma fisica, come pure chi va al lavoro in bicicletta, in ufficio si siedono senza alzarsi più. Un'abitudine che rallenta il metabolismo, compromette i meccanismi di regolazione dei livelli di zucchero nel sangue e incide negativamente sulla pressione arteriosa e lo smaltimento dei grassi. "Siamo tutti vittime dell'ambiente in cui viviamo e stiamo sempre più seduti - spiega alla Bbc online Gavin Bradley di Get Britain Standing - Bisogna cambiare approccio: stare in piedi mentre siamo al telefono o in riunione, fare qualunque cosa per evitare la sedia".

Qualche idea: usare le scale invece dell'ascensore, pranzare lontano dalla scrivania, abbandonare il computer ogni mezz'ora per sgranchirsi, e se dobbiamo comunicare con un collega andiamo da lui fisicamente invece di telefonargli o mandargli una mail. Stare in piedi permette infatti di bruciare 50 calorie all'ora in più che da seduti.

"L'inattività e la vita sedentaria sono oggi una delle sfide più grandi di salute pubblica", riflette Mike Loosemore, responsabile di medicina dello sport all'University College Hospital. "Rispetto a 100 anni fa - rileva lo specialista - i lavori manuali diminuiscono progressivamente e i nostri livelli di attività fisica si sono ridotti, anche se quando si tratta di costruire una strada o guidare un trattore. E' necessario cambiare abitudini e cultura sui luoghi di lavoro, il che significa anche solo alzarsi e muoversi un po'. Stare in piedi può fare la differenza non solo in termini di calorie bruciate, ma ci rende anche più svegli, creativi e produttivi".

"Siamo tutti colpevoli per quanto restiamo incollati ai nostri schermi - aggiunge Lisa Young, project manager del programma Health of Work della Bhf - ma i risultati dell'indagine dimostrano fino a che punto questa dipendenza abbia invaso i luoghi di lavoro. In troppi stiamo inchiodati alla scrivania, rischiando di aumentare il rischio di malattie cardiovascolari. Per questo vogliamo che il 24 aprile i lavoratori si alzino, si muovano e scendano in campo contro i problemi di cuore". L'esperta invita anche a "un po' di sana 'concorrenza salutistica' in ufficio. Potrebbe aiutare a invertire il trend" che ci vede sempre più immobili e stanchi.

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