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Alcol: allarme giovani, fra aperitivi e 'alcolpops' record binge drinker

16 aprile 2015 | 11.33
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La fotografia scattata dall'Iss indica un calo generale dei consumi tra gli italiani, pari in media a 6 litri a testa ogni anno. Ma 8 milioni di cittadini restano a rischio, i morti sono 18.000 ogni anno e l'alcol è la prima causa di decesso fra gli under 29

(Infophoto)
(Infophoto)

Dei circa 3 milioni e mezzo di binge drinker mediamente censiti nel corso degli ultimi anni, la quota maggiore si registra costantemente al di sotto dei 25 anni, con un picco tra i 18-24 anni e quote superiori alla media nazionale per le ragazze tra i 16 e 17 anni. Birra e 'alcopops', insieme agli aperitivi alcolici, sono le bevande acquistate con maggior facilità dai giovani sotto l'età minima legale: i dati disponibili indicano che uno su 2 le ha consumate in un esercizio commerciale, e 2 su 3 hanno acquistato nei negozi nonostante i divieti. Lo rivelano i dati dell'Istituto superiore di sanità, presentati oggi a Roma all'Alcol Prevention Day.

Sulla base dei dati di mortalità prodotti dall'Iss, inoltre, emerge che l'alcol causa mediamente 18.000 morti l'anno e rappresenta la prima causa di mortalità sino ai 29 anni di età: cadute, omicidi, suicidi e altri incidenti, prevalentemente stradali e sotto l'influenza dell'alcol rappresentano la causa più frequente di morte. Il 17% circa di tutte le intossicazioni alcoliche giunte in un pronto soccorso è registrato per ragazzi e ragazze sotto i 14 anni di età.

In generale, la fotografia scattata dall'Iss dice che oggi in Italia si beve di meno: cala l'uso di alcol, aumentano gli astemi, diminuiscono i consumatori e i binge drinker. Ma i cittadini comunque a rischio sono circa 8 milioni . E i target vulnerabili sono i minori, i giovani, le donne e soprattutto gli anziani. Ogni italiano consuma mediamente circa 6 litri di alcol l'anno, soprattutto vino.

Questa quota - rileva l'Iss - rappresenta un rilevante obiettivo di salute pubblica e annovera l'Italia tra i Paesi più virtuosi in termini di conseguimento del goal concordato dalle più importanti strategie globali di contrasto al rischio alcol-correlato. Tuttavia le fasce d'età che preoccupano di più e che continuano ad essere considerate a rischio sono i giovani e gli anziani.

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