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Alimenti: lo iodio non va in vacanza, pesce, alghe e mirtilli in dieta amica

15 giugno 2015 | 14.44
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Promossi anche yogurt biologico e fagioli. E mai dimenticare il sale ioidato

Alimenti: lo iodio non va in vacanza, pesce, alghe e mirtilli in dieta amica

Pesce, molluschi e crostacei per fare il pieno di iodio nelle vacanze al mare. Chi invece sceglie i monti potrà sfogarsi con yogurt biologico e mirtilli rossi, mentre gli amanti dei cibi esotici beneficeranno di un'insalata di alghe a patto di non condirla con la soia. "Lo iodio non va in vacanza", avvertono gli esperti della Società italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica (Siedp) nella loro campagna estiva contro la carenza iodica. Un problema che colpisce 2 miliardi di persone nel mondo, con oltre una persona su 10 e un bambino su 5 a rischio gozzo nel nostro Paese.

"In estate suggeriamo di aumentare il consumo di pesce fresco di mare, soprattutto se ci si trova in vacanza in località costiere - raccomanda in un incontro a Milano Roberto Gastaldi, dell'Endocrinologia pediatrica dell'Istituto Giannina Gaslini di Genova - Come è noto, infatti, la maggior parte dei pesci e dei frutti di mare sono buone fonte di iodio", minerale amico della tiroide. "Meno di 100 grammi di merluzzo forniscono ad esempio 99 microgrammi di iodio (il 66% del fabbisogno giornaliero). Un'altra grande fonte sono il salmone (non d'allevamento) o il branzino. Da prediligere, in generale, il pesce azzurro (come sgombro e alici) e i pesci piccoli. Quelli grandi come tonno e spada, infatti, possono contenere mercurio e sono sconsigliati nell'infanzia. Importanti anche i crostacei e molluschi come calamari e polpi, privi di spine e del classico odore di pesce che a volte scoraggia i bambini".

Nella lista degli alimenti alleati gli specialisti inseriscono anche "i mirtilli rossi, frutti tipici della bella stagione; lo yogurt biologico (una tazza fornisce 90 microgrammi di iodio, il 60% del fabbisogno quotidiano); i fagioli (42% in una tazza della varietà bianca cotta) e le alghe: sono un concentrato di iodio - assicura la Siedp - Una porzione da 50 grammi di alcuni tipi, ad esempio la bladderwrack essiccata, contiene più del 100% del fabbisogno giornaliero".

Sale nero e rossa belli da vedere ma alla tiroide piace solo quello iodato

'Iodio à la carte' anche per gli amanti di uova e latte, senza ovviamente dimenticare il sale iodato: "Cinque grammi al giorno per l'adulto e 2-3 grammi per il bambino, come raccomandato dall'Organizzazione mondiale della sanità, bastano a centrare l'obiettivo giornaliero di iodio da assumere per far star bene la tiroide". E ancora, "sono utili aglio e cipolle, funghi, semi di sesamo e girasole: ricchi di selenio equilibrano gli ormoni della tiroide", insegna la Siedp che sconsiglia invece "soia, spinaci, cavoli, ravanelli, mandorle, pinoli, nocciole e arachidi: bloccano l'assunzione di iodio e limitano la capacità della tiroide di regolare il metabolismo". Belli da vedere, ma indifferenti alla tiroide sono invece "sale nero e rosa dell'Himalaya: non contengono iodio, così come il sale marino in generale".

La carenza di iodio può essere dovuta anche all'adozione di diete 'di esclusione', sia per scelta che in caso di allergie e intolleranze. "Gli stili alimentari che escludono il pesce possono essere carenti di iodio - ammonisce Mohamad Maghnie, responsabile dell'Unità operativa di endocrinologia clinica e sperimentale dell'Istituto Gaslini-università di Genova - Nel caso dei vegani, poi, il rischio aumenta notevolmente dato che la loro dieta esclude qualsiasi cibo di derivazione animale compresi latte, latticini e uova".

In effetti, osserva Gastaldi, "le allergie più diffuse (90%) sono verso pesce, crostacei, uova e latte: proprio gli alimenti in cui si trova lo iodio. Un'altra situazione a rischio carenza è quella delle ragazze che seguono diete restrittive e degli adolescenti con un'alimentazione squilibrata. In tutti questi casi - conclude l'esperto - è importante controllare i valori di iodio e la tiroide ed eventualmente ricorrere a integratori di iodio" su consiglio del medico.

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