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Bellezza: da vino a cosmesi, in Lombardia prima filiera 'green' a km 0

05 ottobre 2015 | 18.57
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Dal vino alla cosmesi, un nuovo destino per gli scarti delle viti di un'azienda vitivinicola lombarda. E' il primo progetto di filiera agrocosmetica 'green' a km 0. Lo ha presentato oggi a Milano l'assessore regionale all'Agricoltura Gianni Fava. "Un esempio virtuoso di multifunzionalità in agricoltura: una parte dei sottoprodotti delle aziende agricole lombarde, nel caso concreto di un'azienda vitivinicola biologica, la 'Barone Pizzini' di Franciacorta, viene valorizzata per essere impiegata nell'ambito della filiera cosmetica".

L'iniziativa, finanziata dalla Regione Lombardia, è frutto della collaborazione con l'Istituto sperimentale di ricerca 'Lazzaro Spallanzani' di Rivolta d'Adda (Cremona) e il Polo Tecnologico della Cosmesi di Crema. Con un sistema in grado di mantenere attivi i principi biologici, dai sottoprodotti della vite si potrà estrarre un pool di fitocomplessi ad alto valore nutraceutico per la pelle, riducendo al minimo l'impiego di solventi.

Qualche azienda cosmetica, hanno spiegato i promotori del progetto, si è già fatta avanti dimostrando interesse, "anche se a oggi non c'è ancora un partner - precisa Marina Montedoro, direttore dello Spallanzani - Ai primi del 2016 avremo le risultanze delle attività di laboratorio, che saranno concluse entro il 2015".

Lo Spallanzani, aggiunge Fava, "ha fatto centro su un'iniziativa che coniuga diverse esigenze, dando una risposta in più agli agricoltori che in questo momento hanno bisogno di differenziare la loro offerta sul mercato. E' una nuova prospettiva, etica: chi fa il biologico sul vino potrebbe avere qualche vantaggio in più rispetto al viticoltore tradizionale". In questo progetto, sottolinea il presidente dell'Istituto Spallanzani Ettore Prandini, "scienza, agricoltura e cosmesi lavorano insieme. La valorizzazione dei raspi, foglie e bucce delle uve caratterizza un'azienda di un territorio, la Franciacorta, dove quasi il 40% sta passando dal tradizionale al biologico. Grazie alla ricerca si stanno affinando prodotti nuovi, dal punto di vista ambientale e qualitativo".

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