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Salute: un anno per cambiare 'vita', oversize cercasi

09 ottobre 2015 | 19.07
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(foto: Xinhua/liu Xin)
(foto: Xinhua/liu Xin)

Un anno che ti cambia la 'vita'. E il girovita. E' la chiamata del Gruppo ospedaliero San Donato. Destinatari: gli oversize italiani. Parte sotto l'ombrello dell'Obesity Day (in programma domani, sabato 10 ottobre) il reclutamento per un nuovo studio epidemiologico della durata di un anno, promosso con l'Istituto nazionale di chirurgia dell'obesità (Inco).

In occasione della giornata di sensibilizzazione indetta dall'Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica (Adi), fra le iniziative messe in campo dagli specialisti del gruppo con l'associazione Amici Obesi onlus - quest'anno nel contesto di Bergamo Scienza, in piazza Dante nel capoluogo orobico - c'è anche l'attività di selezione dei pazienti che verranno seguiti passo passo dall'équipe multidisciplinare dell'Inco (con sede all'Istituto clinico Sant'Ambrogio di Milano e al Policlinico San Pietro di Bergamo del gruppo ospedaliero San Donato).

L'offerta è quella di partecipare a un percorso di cura tagliato su misura', in base al grado di obesità, con l'obiettivo di controllare la malattia e le problematiche cliniche correlate. I partecipanti saranno monitorati per verificare i miglioramenti e le difficoltà riscontrate, in attesa di conoscere, tra un anno, i risultati raggiunti. "Lo studio che vede coinvolta in prima battuta la città di Bergamo è l'occasione per dimostrare come la comunità abbia un ruolo importante nella partita contro l'obesità grave: se uniamo le forze e mettiamo la prevenzione e la cura di questa malattia tra le nostre priorità comuni possiamo vincerla", assicura Alessandro Giovanelli, responsabile di Inco.

(segue)

Il primo passo, continua Giovanelli, "è quello di riconoscere l'obesità come una vera e propria patologia che condiziona, talvolta in maniera importante, la vita di chi ne è affetto. Questa consapevolezza è essenziale per intraprendere, insieme a noi, il percorso di cura e di cambiamento, un cammino sicuramente non semplice ma possibile. E' bene ricordare che l'obesità è una malattia curabile e controllabile. Il mio auspicio è che questo nostro studio possa essere fonte di riflessione e di ispirazione per la società e per le famiglie, un modello dal quale prendere spunto per il cambiamento".

Oggi un italiano su 10 è in sovrappeso e di questi 1 su 5 è obeso. Dati, avvertono gli esperti, destinati a crescere. Mentre i pazienti con obesità grave o con potenziale indicazione al trattamento chirurgico si stima siano superiori al milione. "Come presidente di un'associazione di pazienti e come ex grande obesa, penso che se avessi incontrato sul mio cammino, molti anni fa, strutture pronte a gestire il mio problema di salute, forse non avrei trascorso anni ad aspettare che un miracolo mi piombasse dal cielo - riflette Marina Biglia, presidente di Amici Obesi onlus - L'informazione corretta è il più importante strumento che esista".

Sabato in piazza al 'Gsd Obesity Day' si potrà seguire un percorso ideale che si snoderà in 3 tappe, dedicate a: prevenzione (per imparare come alimentarsi e muoversi), cura multidisciplinare (una panoramica sulle opzioni terapeutiche) e rinascita (per toccare con mano i risultati che si possono raggiungere attraverso le testimonianze di ex pazienti).

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