"Mio figlio è morto, ma sto combattendo perché i vostri possano divertirsi, studiare e praticare sport in luoghi che garantiscano la loro sicurezza". E' la mamma di Lorenzo Toma, 18enne , morto all'improvviso per una cardiopatia, che non sapeva di avere , in una discoteca salentina, a lanciare la petizione su Change.org perché ci sia sempre "un defibrillatore in tutti i locali pubblici". "C'erano 5.000 persone in sala quella notte d'estate - ricorda la madre -, ma nemmeno un defibrillatore. Un defibrillatore che forse avrebbe potuto salvargli la vita".
"Con il cuore straziato per quello che accadde il 9 agosto scorso" Carla si rivolge alle istituzioni, in particolare al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: "Chiedo di sostenermi in questa battaglia". Un appello a cui hanno risposto oltre 2mila persone, firmando la petizione di Carla anche dall'estero. Qui in Francia, scrive Mary, "l'obbligo del defibrillatore è in atto già da alcuni anni". "Carla, non ci conosciamo ma sostengo in pieno la tua iniziativa!" conclude.