cerca CERCA
Giovedì 28 Marzo 2024
Aggiornato: 23:00
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Oxford University

'Gli amici sono meglio della morfina', studio scientifico mostra tutto il potere dell'amicizia

29 aprile 2016 | 10.35
LETTURA: 3 minuti

(FOTOGRAMMA) - (FOTOGRAMMA)
(FOTOGRAMMA) - (FOTOGRAMMA)

Un amico ha la capacità di farci sentire bene. E un buon amico è anche qualcosa in più di una semplice spalla su cui piangere. Avere un nutrito gruppo di amici, infatti, può essere 'meglio della morfina' e chi ne ha molti può essere in grado di affrontare meglio il dolore fisico.

E' quanto emerge da uno studio della Oxford University, secondo il quale le persone con molti amici hanno un'alta tolleranza al dolore. Perché, secondo i ricercatori, le persone con più amici potrebbero avere una maggiore attività di endorfine (neurotrasmettitori rilasciati dal cervello): la nostra chimica si dimostra quindi un "potente analgesico, più efficace degli antidolorifici oppiacei", scrivono gli autori nello studio apparso in 'Scientific Reports' (LEGGI).

Secondo Katerina Johnson, dottoranda alla 'University's Department of Experimental Psychology' - autrice della ricerca assieme a Robin I. M. Dunbar - "le endorfine fanno parte del nostro circuito dolore-piacere, sono degli antidolorifici naturali del corpo, capaci di darci anche sensazioni piacevoli".

"Studi precedenti - prosegue la ricercatrice - hanno suggerito che le endorfine favoriscono i legami sociali sia negli esseri umani che negli animali". Inoltre, si legge sul 'Guardian', "la teoria conosciuta come 'The brain opioid theory of social attachment' suggerisce che le interazioni sociali innescano emozioni positive quando le endorfine si legano ai recettori oppioidi del cervello". E' questo a "darci quella sensazione di benessere che abbiamo quando vediamo gli amici".

Per verificare questa teoria, continua Johnson, "ci siamo basati sul fatto che le endorfine hanno un potente effetto antidolorifico, più forte anche della morfina".

Lo studio ha preso in esame 101 adulti tra i 18 e i 34 anni a cui sono state fatte alcune domande su una serie di aspetti della loro vita, mentre erano sottoposti ad una non invasiva prova di dolore fisico: ovvero, ogni partecipante doveva rispondere mentre era accovacciato contro un muro, con le ginocchia a 90 gradi, mantenendo la schiena dritta il più a lungo possibile.

I ricercatori hanno così scoperto che le persone che avevano una rete sociale e di amicizia sviluppata avevano una tolleranza al dolore più alta. Risultato che, conclude Johnson, "è interessante anche nell'ottica di una recente ricerca secondo la quale il sistema di endorfine può essere interrotto dalla depressione". E "questo può essere in parte il motivo per cui chi è depresso spesso si mette socialmente da parte e non ha sensazioni piacevoli".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza