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Alimenti: studio, grana padano stagionato come un farmaco antipertensivo

16 maggio 2016 | 12.39
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Una piccola dose di grana al giorno contro la pressione alta (foto: Fotogramma)
Una piccola dose di grana al giorno contro la pressione alta (foto: Fotogramma)

Trenta grammi al giorno di Grana Padano Dop stagionato per un anno, e in 2 mesi la pressione alta scende grazie a un meccanismo d'azione simile a quello di comuni farmaci antipertensivi. Curarsi mangiando (tricolore) è possibile secondo una ricerca presentata a New York al 31esimo meeting della Società americana dell'ipertensione (Ash) e pubblicata sulla rivista dell'Ash 'Jash', condotta a Piacenza dall'Unità operativa di ipertensione dell'ospedale 'Guglielmo da Saliceto', guidata da Giuseppe Crippa, e dall'Istituto di scienze degli alimenti e della nutrizione dell'università Cattolica.

Per testare l'efficacia di uno dei formaggi re della cucina italiana, il team emiliano ha utilizzato la formula dello 'studio clinico controllato verso placebo': un protocollo tipico dei test sui farmaci, molto più raro per gli alimenti. Il trial ha coinvolto 30 pazienti ipertesi 45-65enni, 13 donne e 17 uomini in cui trattamenti precedenti avevano fallito, somministrando loro 'formaggio placebo' o 30 g al dì di Grana Padano Dop stagionato 12 mesi: un tempo di 'riposo' che rende la forma particolarmente ricca di tripeptidi, composti quali Ipp (isoleucina-prolina-prolina) o Vpp (valina-prolina-prolina), che agiscono come Ace-inibitori (inibitori dell'enzima di converzione dell'angiotensina), una nota famiglia di medicinali antipertensivi. L'alimento placebo non conteneva tripeptidi.

Dai risultati è emerso per il 'gruppo grana' un calo di 7-8 millimetri di mercurio per la pressione sistolica (la massima), e di 5-7 mmHg di quella diastolica (la minima).

Sono proprio i tripeptidi del grana stagionato, "frammenti proteici che si sviluppano nella fermentazione del latte ad opera del Lactobacillus helveticus - spiega Crippa - che inibiscono l'enzima che fa aumentare la pressione arteriosa producendo la conversione dell'angiotensina".

"Queste molecole raggiungono la massima concentrazione nel Grana Padano stagionato 12 mesi - continua l'esperto - quello che troviamo a disposizione sul mercato e che noi abbiamo somministrato ai pazienti che non erano riusciti a stabilizzare la loro pressione arteriosa nei 3 mesi precedenti. Al momento dell'inizio della ricerca in tutti i pazienti la pressione era maggiore di 140 mmHg per la sistolica e/o maggiore di 90 mmHg per la diastolica. Dopo 2 mesi di trattamento con Grana Padano i livelli pressori si sono ridotti in modo significativo (-6 mmHg per la sistolica e -5 mmHg per la pressione diastolica), e nella maggior parte dei pazienti la pressione si è normalizzata".

Secondo gli autori, la riduzione ottenuta somministrando il formaggio è simile a quella che ci si potrebbe aspettare prescrivendo una terapia farmacologica efficace. In conclusione, "aggiungere una piccola quantità di Grana Padano a una dieta sana può offrire benefici clinicamente significativi per il controllo della pressione arteriosa".

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