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Vademecum

"Lasciateli liberi", i consigli dei pediatri per i bimbi in vacanza

15 giugno 2016 | 15.27
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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"Lasciateli liberi": di muoversi e di giocare, di divertirsi come vogliono oppure di annoiarsi. Farà piacere ai piccoli il primo comandamento che gli esperti dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma dettano ai genitori che si chiedono come gestire al meglio i figli in vacanza. Che si trovino al mare o in montagna, o che restino in città, nei mesi caldi bimbi e ragazzi hanno il diritto di gestire il proprio tempo senza troppi limiti né costrizioni, spiegano gli specialisti invitando mamme e papà a mettere da parte ansie e timori. Senza però perdere il controllo della situazione, specie a tavola o in caso di problemi di salute. Ecco il vademecum:

SI' AI VIAGGI IN AEREO ANCHE PER I LATTANTI. Via libera ai viaggi, anche verso mete lontane. Alberto Villani, responsabile di Pediatria generale e Malattie infettive del nosocomio capitolino, conferma che "anche i bambini più piccoli come i lattanti possono essere portati in aereo senza problemi. Unica accortezza, far deglutire il bambino, offrendogli latte o acqua, al decollo e all'atterraggio".

FARE COSE NON ORGANIZZATE. "In estate lasciare a bambini e ragazzi spazi e tempi vuoti da gestire come vogliono", è l'invito di Cristiana De Ranieri, psicologa clinica del Bambino Gesù. "Arrivano da un periodo super impegnato - fa notare - da settimane molto organizzate, scandite da ritmi serrati sia per la scuola sia per le varie attività come gli sport". Quando finalmente arrivano le vacanze, quindi, i genitori "dovrebbero allontanare l'ansia di riempire necessariamente il tempo dei propri figli con qualcosa da fare: dar loro la possibilità di gestirsi con maggiore autonomia, riposare, dormire, fare cose non organizzate, perdere un po’ di tempo in relax, talvolta anche annoiarsi, vuol dire restituirgli una dimensione che non conoscono più. E' un tempo ritrovato importante".

SI' ALLO SPORT E TANTA IDRATAZIONE. Attilio Turchetta, responsabile di Medicina dello sport del 'Bambino Gesù', raccomanda ai genitori di "stare molto attenti all'idratazione dei bambini e dei ragazzi che fanno sport. E' un consiglio che vale tutto l'anno, ma ancor di più in estate quando il dispendio di liquido da parte del corpo attraverso il sudore è molto elevato. I bambini - avverte - ci comunicano molto più facilmente il senso di fame che non quello della sete. Quindi bisogna essere preparati a offrirgli da bere durante l'allenamento, tenendo presente che un bambino di 10-12 anni dovrebbe bere un bicchiere d'acqua ogni mezz'ora. Nessun timore del sudore, perché è di estrema importanza per una termoregolazione corretta. Quanto più un bambino è allenato, tanto più suda prima e in maggiore quantità. Dopo lo sport basta una maglietta asciutta per far passare tutte le paure delle mamme".

CAPPELLINO CON VISIERA PER OCCHI SANI. "In condizioni normali, quindi in assenza di patologie degli occhi - precisa Luca Buzzonetti, responsabile di Oculistica - i bambini possono essere lasciati liberi di trascorrere la giornata all'aria aperta senza precauzioni particolari. In caso di prolungate esposizioni al sole, o se viene manifestato un fastidio alla luce intensa, basta proteggerli con un cappellino con visiera. Nessun problema se un po' di polvere, di sabbia o di acqua salata finisce negli occhi: è sufficiente fare degli sciacqui con acqua dolce e l'irritazione passa".

AL SOLE BEN PROTETTI, NO AI REPELLENTI. La responsabile di Dermatologia May El Hachem consiglia di godere pienamente dell'estate e del sole con poche accortezze: utilizzare filtri ad alta protezione e non esporre i bambini ai raggi solari nelle ore più calde (dalle 11.30 alle 16.30 a seconda delle latitudini e del clima). Riguardo alle punture di insetto, "non c'è molto da fare. In generale è consigliabile evitare i repellenti: il loro uso combinato all'esposizione al sole può infatti provocare irritazioni foto-indotte, dovute alla luce solare. Evitare anche gli antistaminici locali (pomate a base di antistaminico), perché sono fotosensibilizzanti. Non avere paura invece della pomata cortisonica da applicare sulle punture per qualche giorno la sera, a casa. Infine, tenere le unghie dei bambini ben corte evita che si infettino grattandosi".

FARMACI A PORTATA DI MANO PER I PICCOLI ALLERGICI. "Il bambino allergico non può dimenticarsi di esserlo", ammonisce Alessandro Fiocchi, responsabile di Allergologia dell'ospedale pediatrico romano, che ricorda ai genitori di tenere sempre a portata di mano le medicine specifiche e di non abbassare la guardia rispetto a dieta e terapie. Tra le mete estive ideali per gli allergici c'è l'alta montagna, dove non circolano pollini; il mare vicino alla riva, e in generale i luoghi dove l'aria è secca. In caso di allergie alimentari "fare molta attenzione ai buffet dei villaggi vacanza: possono nascondere allergeni che rischiano di innescare reazioni anche problematiche".

A TAVOLA 'RITMO' E BUONE ABITUDINI. L'estate non deve essere un'alibi per perdere le buone abitudini alimentari e sconvolgere il ritmo dei pasti. Chiare le indicazioni di Giuseppe Morino, responsabile di Educazione Alimentare del Bambino Gesù: "Bambini e ragazzi devono continuare a fare la colazione mattutina alzandosi non troppo tardi; uno spuntino di frutta a metà mattina e a metà pomeriggio, e un pranzo e una cena variati e ricchi di verdure".

SI' AL GELATO OGNI TANTO. Qualche trasgressione è comunque ammessa: "Il gelato, di tanto in tanto, può essere una buona alternativa alla merenda o un modo gustoso per chiudere il pasto serale. Per i bambini in sovrappeso sono tuttavia preferibili i gusti alla frutta. Durante la giornata, infine, bere molta acqua ed evitare bevande zuccherate e gassate", conclude Morino.

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