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Il pediatra, stress da primo giorno di scuola per 8,5 mln alunni

12 settembre 2016 | 19.36
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Bambini a scuola (Fotogramma)
Bambini a scuola (Fotogramma)

Insonnia, irritabilità, agitazione e stomaco chiuso. "Sono i possibili sintomi dello stress da primo giorno di scuola, che colpisce dalla materna alla maturità circa 8,5 mln di alunni, ormai abituati al relax e alla libertà delle vacanze, alla ripresa delle lezioni. E per 2,5 mln di questi c'è anche la tensione legata al cambio di ciclo scolastico". Lo spiega all'Adnkronos Salute il pediatra di Milano Italo Farnetani, ordinario alla Libera Università Ludes di Malta, che sottolinea come l'antidoto ad ansia e tensione passi attraverso la prima colazione.

"Mai saltarla - raccomanda Farnetani - magari per la fretta o per dormire un po' di più. E' così importante per la rottura del digiuno notturno e per fornire energia per la giornata. Servono tre 'gambe' per una appropriata prima colazione: latte o derivati, cereali e frutta. Queste tre componenti devono essere presenti per garantire un sufficiente apporto di principi nutritivi".

Ma cosa scegliere? "Il latte va scelto fra quello intero o parzialmente scremato. Evitare latte o yogurt magri perché non garantiscono un equilibrato apporto di grassi indispensabili per la prima colazione. Si può aggiungere anche il cacao, infatti i prodotti contenenti cioccolato aumentano la piacevolezza della prima colazione e i grassi che contengono hanno un limitato impatto metabolico per l'organismo. Un'ulteriore alternativa è anche offrire parmigiano a prima colazione, sempre molto gradito ai bimbi".

"Si possono poi scegliere pane, biscotti, fette biscottate, cereali pronti per la prima colazione o prodotti da forno, associati anche a prodotti spalmabili, come marmellate o creme. Si possono usare anche i prodotti a base di cioccolato. Mentre la frutta è importante per fornire zuccheri e fibre. Va bene fresca, ma anche sotto forma di spremute o succhi". Anche lo spuntino di metà mattinata è un importante fonte di calorie e perciò di energia. "Coincide con il momento in cui l'organismo ha ripreso a funzionare a pieno ritmo: infatti dalle undici alle tredici si ha il momento di massimo funzionamento della memoria a breve termine, cioè quando si capisce e apprende meglio", spiega Farnetani.

"In alcune scuole - continua - hanno motivato la scelta di vietare agli alunni di portare la colazione da casa col fatto che si introducono cibi nutrizionalmente inadeguati, ma i cibi portati di solito dai bambini sono soprattutto panini, schiacciatine e pizzette, dunque alimenti della nostra tradizione scelti secondo i gusti dell’alunno, che vengono consumati con piacere e rispettano i gusti dei ragazzi".

Ma il pediatra, che 'boccia' il grembiulino per i più piccoli ("nonostante per alcuni colleghi sia una barriera alle infezioni, crea invece una discontinuità fra casa e scuola, unificando tutti i bimbi, senza valorizzarne le peculiarità"), ha un messaggio anche per gli insegnanti. "I compiti delle vacanze - raccomanda - vanno corretti, se no si premiano i furbetti che non li hanno fatti e così la fanno franca, mentre chi si è impegnato non ha la soddisfazione di vedere che l'insegnante verifica e valuta il suo lavoro. Insomma, per me i compiti delle vacanze andrebbero aboliti, ma se sono stati assegnati - conclude - devono essere sempre corretti".

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