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Genitori 2.0: quando la smartphone-mania mette a rischio il rapporto con i figli

17 ottobre 2016 | 12.16
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(Fotogramma)
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Mamme e papà che non si staccano da tablet e smartphone spesso neanche a tavola, dedicando risposte distratte alle richieste dei figli. Scene ormai molto comuni, che rischiano di mandare in crisi il rapporto. Usare smarthphone e tablet in presenza dei figli, infatti, può creare forti tensioni nelle relazioni, conflitti e interazioni negative all'interno della famiglia. E' quanto emerge da uno studio realizzato presso lo University of Michigan Health System e rilanciato dalla stampa britannica. "I bambini da subito interiorizzano gli stili comportamentali che apprendono direttamente dalle figure di riferimento", spiega all'AdnKronos Salute Paola Vinciguerra, psicoterapeuta, presidente Eurodap, Associazione europea disturbi da attacchi di panico.

"Se i genitori per primi non hanno più chiaro ciò che fa male o bene, non si può pensare che i figli abbiano poi una condotta equilibrata", ammonisce. Secondo lo studio l'uso della tecnologia ha offuscato i confini tra lavoro, casa e vita sociale, e i genitori per primi lottano per trovare un equilibrio.

Sono stati reclutati 35 operatori sanitari che hanno figli e nipoti. E' stato chiesto loro come, quanto e quando utilizzano smartphone e tablet. Ogni partecipante alla ricerca ha lamentato una profonda difficoltà nel trovare il giusto equilibrio tra l'uso della tecnologia, il lavoro, i figli e la famiglia. Il sovraccarico di informazioni che arrivano dall'esterno, attraverso l'uso dei cellulari soprattutto, crea tensioni emotive e irrompe nella routine della famiglia invadendo i momenti di condivisione.

Lo studio ha messo in risalto come i genitori stiano lottando per bilanciare equamente il tempo da dedicare alla famiglia e quello necessario per far fronte alle richieste che provengono dal lavoro. Richieste no stop: oggi, di fatto, grazie a questi strumenti l'orario di lavoro si è dilatato al massimo. Una flessibilità che rischia di incidere sulla vita privata. I genitori che hanno partecipato allo studio hanno anche scoperto che i loro figli avrebbero bisogno di maggiore attenzione quando sono alle prese con la tecnologia. I bambini dovrebbero essere supervisionati di più durante l'utilizzo di cellulari o tablet.

"Nei momenti di condivisione in famiglia - interviene l'esperta - il comportamento di un genitore che alterna il dare attenzione al figlio con il concentrarsi su email o telefonate di lavoro può portare il bambino a pensare che questa sia una modalità relazionale corretta. I figli vivono comunque una sensazione di abbandono e di rifiuto che cercheranno di colmare attraverso l'uso scorretto della tecnologia".

Insomma, per Vinciguerra nell'era dei genitori 2.0 madri e padri "hanno una grandissima responsabilità. Quando un figlio sta cercando di parlare con loro, questi devono concentrarsi sulle necessità che il bambino sta esprimendo. L'attenzione da parte di un genitore quando un figlio ti parla deve essere totale. Le interferenze, come Sms che arrivano, email alle quali si risponde immediatamente, interrompono una relazione emotiva", conclude.

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