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Salute: 10% italiani soffre di lombosciatalgia, casi in aumento

18 novembre 2016 | 17.45
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Salute: 10% italiani soffre di lombosciatalgia, casi in aumento

Circa il 10% della popolazione italiana soffre di lombosciatalgia: è un dato che emerge dal Venice Day 2016, l'appuntamento in corso a Venezia dedicato alle neuropatie periferiche. Raoul Saggini, ordinario di Medicina fisica e riabilitativa presso l'Università D'Annunzio di Chieti, ci spiega come curarla: "Va affrontata in un’ottica riabilitativa con l’integrazione di tutte le più moderne acquisizioni in ambito farmacologico. Bisogna usare i migliori farmaci che oggi sappiamo essere attivi sul nervo, unendoli ad atti riabilitativi che mettano il soggetto in grado di avere una decompressione a livello della colonna lombare".

C'è poi la cervicobrachialgia, che può avere cause traumatiche oppure derivare da abitudini scorrette, ad esempio posizioni mantenute a lungo durante l'orario di lavoro. Spiega Saggini: "Il rapporto tra il controllo della posizione della testa sul collo e il rapporto della posizione della testa e il collo sul tronco è estremamente sovraccaricato dagli atteggiamenti che portano alla perdita di allineamenti delle curve fisiologiche e quindi all'innesco di quelle che sono le micro-instabilità". Anche l’allungamento della vita media gioca un ruolo importante: "L’innesco della cervicobrachialgia è lento ma progressivo: durante il processo di invecchiamento c'è una perdita di stabilità delle varie articolazioni interpofisarie a livello cervicale quindi si innesta il danno neuropatico che deve essere affrontato con un approccio riabilitativo e farmacologico integrato".



Saggini conclude con una considerazione sull’appuntamento veneziano che unisce specialisti di diverse aree in un dialogo comune: "La presenza di tutti questi esperti di rilievo mette in evidenza una cosa: ormai non si può più parlare di una neuropatia compressiva da affrontare soltanto con un approccio monodisciplinare, ma bisogna integrare le conoscenze di tutte le varie aree che si occupano di degenerazione della struttura nervosa per mettere in condizione i vari operatori di lavorare insieme e di conoscere quali sono le reciproche capacità".

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