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Epilessia

Ecco cosa fare in caso di crisi epilettiche

13 febbraio 2017 | 10.03
LETTURA: 3 minuti

Ecco cosa fare in caso di crisi epilettiche

Oggi si celebra la Giornata mondiale contro l'epilessia, la malattia che affligge attualmente 65 milioni di persone nel mondo, 8 milioni in Europa e 500 mila in Italia. Tale malattia è caratterizzata dal ripetersi di crisi epilettiche dovute a scariche elettriche abnormi di una zona più o meno vasta di neuroni cerebrali. L'ospedale Bambino Gesù di Roma ha elaborato una serie di indicazioni da seguire nel caso in cui si assista ad una crisi convulsiva.

Nel caso in cui il bambino sia caduto per la convulsione è necessario:

- evitare che la nuova postura diventi pericolosa per via della crisi (posizionare un cuscino sotto la testa o comunque evitare che la testa batta ripetutamente sul pavimento o contro ostacoli);

- ruotare il bambino su un fianco per permettere alla saliva che si può eventualmente accumulare nella bocca di defluire spontaneamente;

- non cercare di aprire la bocca (la lingua non viene inghiottita!) poiché la contrazione dei muscoli mascellari in genere è tale da non permettere l'apertura della bocca, e ogni tentativo in questo senso potrebbe comportare un morso al dito introdotto o la rottura dei denti del bambino;

- non cercare di rianimare il bambino con inappropriate respirazioni assistite o inappropriati massaggi cardiaci. La crisi, così come è venuta, recede spontaneamente entro pochi minuti.

In caso di crisi epilettica senza manifestazioni motorie di tipo convulsivo:

- evitare interventi inopportuni;

- non spaventare ulteriormente il bambino con il proprio stato di agitazione (se il bambino non perde coscienza durante la crisi);

- tranquillizzarlo, confortarlo e rassicurare anche gli astanti.

Nel caso in cui si è avuta dai medici l'istruzione della somministrazione di una benzodiazepina (Diazepam per via rettale o Midazolam per via oromucosale) aspettare comunque qualche minuto, poiché nel 90% dei casi le crisi durano 1 o 2 minuti e recedono spontaneamente senza bisogno di terapie.

È importante osservare la crisi epilettica nel suo svolgimento prestando particolare attenzione ad esempio ad eventuali segni focali come la deviazione degli occhi da un lato o la presenza di scosse più su un lato del corpo che sull'altro. Riferire questi elementi al medico curante può aiutare il medico a classificare la crisi e impostare una giusta terapia.

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