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Salute: merendine, ecco le fake news più diffuse sul web

30 maggio 2017 | 13.30
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Salute: merendine, ecco le fake news più diffuse sul web

Merendine come bombe caloriche, zuccheri extra e causa di obesità infantile. False credenze radicate nel pensiero degli italiani, che secondo gli esperti si lasciano spesso ingannare dalle fake news. E' quanto emerge da una ricerca Doxa-Aidepi (Associazione delle industrie del dolce e della pasta), che ha analizzato le abitudini degli italiani alle prese con golosità e falsi miti che riguardano questi snack. Per sfatare una volta per tutte queste credenze, il comitato-scientifico del sito merendineitaliane.it, con il contributo di Valeria Del Balzo, biologa nutrizionista, e Michelangelo Giampietro, medico dello sport e nutrizionista, ha realizzato un dossier scientifico che fa luce su dubbi e falsi convincimenti. (Video)

1) Le merendine non contengono acidi grassi trans (ma l'85% degli italiani non lo sa): le aziende associate Aidepi li hanno tolti da tempo - spiegano gli esperti - In pochi casi se ne potrebbero rilevare minime tracce ma in generale oggi nei prodotti da forno non è più presente questo genere di grassi.

2) Le merendine non sono più caloriche delle merende fatte in casa (ma il 78% non lo sa): le merendine inserite in modo ragionevole nell'alimentazione quotidiana non fanno ingrassare. Il rischio - osservano gli specialisti - è legato casomai all'abuso. Una merendina contiene mediamente dalle 110 alle 180-200 calorie e copre in media tra il 6 e il 7% della quantità di energia raccomandata ogni giorno a bambini e ragazzi. Non apporta dunque più calorie di un trancio di pizza margherita (213 kcal) o di un panino con il prosciutto crudo (210 kcal).

3) Le merendine non sono la causa dell'obesità infantile (ma il 75% degli italiani non lo sa): è il falso mito per eccellenza - si legge nel dossier - Oltre a innumerevoli studi scientifici che evidenziano come non sia solo l’assunzione di cibi a determinare l’obesità ma piuttosto lo stile di vita, una recente ricerca ha dimostrato che in Italia proprio nelle regioni dove c’è un maggior consumo di merendine tra i bambini c'è anche il minore tasso di obesità. Al Nord, dove i livelli di sovrappeso e obesità dei bambini tra i 7 e i 10 anni sono più bassi (24,7%) si registrano livelli più alti di consumo di merendine (2,2 kg pro capite annui). Al centro si trovano livelli medi di entrambi gli indicatori (30,6% sovrappeso/obesità e 2,1 kg pro capite) mentre al Sud e nelle Isole l'indice di sovrappeso e obesità sale al 37,8% e i consumi di merendine invece scendono a 1,6 kg pro capite annui.

4) Lo zucchero di una merendina non fa superare il fabbisogno giornaliero di zucchero di un bambino (ma il 63% degli italiani non lo sa): lo zucchero che assumiamo attraverso il consumo di merendine è di circa 1,3 grammi al giorno, un quantitativo modesto - si evidenzia - rispetto al fabbisogno giornaliero di adulti e bambini. Inoltre molto spesso questi prodotti sono consumati al mattino, momento in cui i carboidrati sono ritenuti fondamentali per fornire la giusta dose di energia.

5) Le merendine vengono prodotte anche con lievito madre (ma il 63% degli italiani non lo sa): è largamente utilizzato nelle merendine le cui ricette si ispirano ai dolci lievitati della tradizione delle feste, come pandoro e panettone, ma anche krapfen, croissant e merendine a base di pan di spagna.

6) Le merendine di oggi contengono meno grassi, zuccheri e sale di 15 anni fa (il 50% degli italiani non lo sa): oggi ci sono anche merendine che hanno appena 100 kcal e in generale negli ultimi 15 anni l'apporto calorico complessivo è diminuito passando da circa 200 kcal a 170-180 kcal, per le più sostanziose, e a una media di circa 130-150 kcal per le più leggere - spiegano gli esperti - E' calata inoltre la quantità di grassi. Il contenuto medio di acidi grassi saturi delle merendine e dei biscotti di oggi (11 grammi nel 2008) scenderanno ulteriormente a 10 grammi nel 2017 (-9%). Infine nei cereali da prima colazione, nei biscotti e nelle merendine gli zuccheri sono stati già 'tagliati' del 6% dal 2008 al 2014, passando da 35 a circa 33 grammi per 100 grammi di prodotto. Entro il 2017 verranno ulteriormente ridotti a 30 grammi.

7) L'etichetta non mente e contiene tutte le indicazioni per scegliere in base alle proprie esigenze (il 39% degli italiani non lo sa): l'etichetta nutrizionale è diventata obbligatoria dal 13 dicembre 2016 per tutti i prodotti alimentari. Sulle confezioni delle merendine era già presente per iniziativa volontaria delle aziende produttrici: vi sono indicati calorie, peso e grammi di proteine, carboidrati e grassi presenti. Si possono trovare inoltre l'indicazione della quantità di acidi grassi saturi, zuccheri semplici, fibre alimentari e sale, e il contributo energetico che la singola merendina.

8) Non è vero che le merendine sono solo per bambini (l'11% degli italiani non lo sa): in questo ultimo caso, gli italiani si dimostrano decisamente più consapevoli. Infatti secondo i risultati della ricerca emerge che sono 21 milioni gli italiani adulti a consumare merendine.

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