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Estate. L'indagine Eurodap, ansia da prova costume per 1 italiano su 2

31 maggio 2017 | 13.16
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Ragazze al sole - FOTOGRAMMA
Ragazze al sole - FOTOGRAMMA

Ormai è un tormentone: torna il caldo e le spiagge sono prese d'assalto, ma l'idea di lasciare completi e abiti per indossare il costume da bagno genera preoccupazione e perfino ansia. Secondo un'indagine, questo accade ad un italiano su due. E poco più della metà dei connazionali dichiara di vivere con estremo disagio il rapporto con il proprio corpo, preferendo rinunciare ad un invito al mare per la vergogna di doversi mostrare senza vestiti. Sono i dati raccolti da un sondaggio realizzato per l'AdnKronos Salute da Eurodap, Associazione europea disturbi da attacchi di panico, che ha voluto analizzare lo stato degli italiani rispetto al loro aspetto fisico. A sondaggio hanno riposto oltre 500 persone, uomini e donne, tra i 18 e i 60 anni.

"Il 45% delle persone che hanno partecipato al sondaggio, guardandosi allo specchio si sente completamente a disagio e valuta seriamente l'idea di rinunciare al mare per tutta l'estate - afferma Paola Vinciguerra, presidente Eurodap - Solo il 15% non crede che il suo peso forma sia una preoccupazione in vista delle vacanze, mentre il 40% non si sente ancora del tutto pronto ad affrontare il momento bikini, ma confida di avere tempo per rimettersi in forma. Dal sondaggio emerge inoltre un abbassamento generale dell'autostima, influenzato dall'importanza che viene data al giudizio altrui; infatti il 47% ritiene molto importante il giudizio degli altri sul proprio aspetto fisico, e alla domanda 'Cosa credi che pensino gli altri guardandoti?' il 33% ha risposto 'il mio aspetto fisico è preoccupante'", aggiunge l'esperta, docente presso l'Università Ludes di Lugano.

Anche le mete delle vacanze sono cambiate: sempre più italiani cercano l'alternativa al mare e affermano che la maggior parte delle decisioni sulla meta è influenzata dal proprio aspetto fisico (39%). "Nella società in cui viviamo, una buona immagine di noi stessi è uno degli aspetti più importanti, così come lo è la nostra salute. Il primo passo per stare bene, però - avverte Vinciguerra - è prendersi sempre cura del nostro equilibrio psico-fisico, stando attenti alla nostra alimentazione e facendo attività fisica. Purtroppo non è sempre così e la preoccupazione sui chili di troppo viene, per alcuni, solo in vista del caldo che avanza e della prova costume che ogni anno tormenta un po' tutti".

"Un errore, infatti, sta nel preoccuparsi della propria linea soltanto con l'arrivo dell'estate: il nostro peso - ammonisce l'esperta - rappresenta spesso anche i nostri livelli di stress e disagio psicologico. Occuparsi del proprio aspetto fisico solo in prossimità dell'estate indica che lo facciamo per piacere agli altri, e non perché abbiamo consapevolezza che la nostra alimentazione è spesso compensazione si altri disagi. Ciò può portare ad un ulteriore comportamento alimentare scorretto per la propria salute, caratterizzato da consumo eccessivamente esiguo di cibo e mancanza di assunzione di nutrienti fondamentali per un funzionamento equilibrato del nostro fisico - dice la presidente di Eurodap - Abbiamo bisogno di una maggiore educazione alla salute come patrimonio che si può mantenere, tenendo bassi i nostri livelli di stress, adottando una corretta alimentazione e facendo una regolare attività fisica sono i capisaldi del nostro stato di salute".

L'esperta consiglia poi di "evitare di saltare i pasti e cambiare le abitudini alimentari: è il primo passo per dimagrire. In alcuni casi potrebbe essere utile rivolgersi ad un nutrizionista. Fare attività fisica. L'esercizio fisico abituale, infatti, aiuta a perdere peso e incrementa la produzione e la liberazione delle endorfine, neurotrasmettitori della felicità. Evitiamo poi - raccomanda Vinciguerra - di fare i paragoni con i modelli e le modelle che esibiscono i loro corpi più o meno perfetti, e che noi vediamo sfogliando le pagine dei giornali. Infine amiamoci, rispettiamoci e cerchiamo di migliorarci. La qualità della nostra vita dipende sicuramente dalla nostra forma fisica, ma anche dalle nostre capacità emotive, dalla nostra capacità di sopportare un fallimento e dalla nostra capacità di continuare a combattere per ciò che vogliamo", conclude.

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