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Primi 1000 giorni del bebè, 10 regole d'oro

01 dicembre 2017 | 19.04
LETTURA: 4 minuti

MAMMA CON BAMBINO NEONATO  - FOTOGRAMMA
MAMMA CON BAMBINO NEONATO - FOTOGRAMMA

I primi mille giorni del bebè possono essere irti d'insidie per i genitori alle prime armi. "Ecco che il pediatra può giocare un ruolo fondamentale, aiutando mamme e papà a gestire i bisogni del bimbo che cresce". Ne è convinto Italo Farnetani, professore ordinario alla Libera università degli studi di scienze umane e tecnologiche di Malta, che domani al convegno '11 in campo… Bambino al centro' che si svolgerà ad Agnano, Napoli, terrà una lettura magistrale sui "Primi mille giorni". Il pediatra ha stilato un decalogo per i colleghi, con i consigli chiave da dare ai neogenitori. Eccolo:

1) "Fin da subito occorre insegnare tutto sul pianto: non vuol dire che il piccolo sta male, ma è l'unico modo che ha per comunicare la fame o il fatto di sentirsi solo. Dunque il consiglio è di dare la poppata, oppure una coccola", dice l'esperto all'Adnkronos Salute

2) Sempre nelle prime settimane è bene spiegare i vantaggi dell'allattamento al seno per proteggere il bimbo da allergie e infezioni. Deve durare al massimo 5 minuti per parte, "e se dorme il bimbo non deve essere svegliato"

3) A 25 giorni servono due informazioni diverse, in base al periodo dell'anno: da settembre a maggio occorre spiegare tutto sulla pulizia del naso e sulla tosse, mentre da giugno ad agosto i consigli devono essere relativi alla protezione della pelle delicata da caldo e sudore

4) A 50 giorni è arrivato il momento per parlare delle vaccinazioni, della nuova legge e dell'importanza di questa misura di prevenzione

5) A 50 giorni è il momento di parlare di sonno: il bimbo si è accorto di non essere più una cosa sola con la mamma, dunque se la notte si sveglia "lo fa perché si sente solo. Anche in questo caso l'ideale sono coccole e bacini"

6) A 100 giorni si deve spiegare che l'allattamento al seno può andare avanti a 6 mesi per evitare uno svezzamento inappropriato. E quando poi si inizierà a svezzare il bambino, meglio usare prodotti locali

7) A sei mesi è arrivato il momento di spiegare al genitore come gestire la prima febbre

8) A 300 giorni è arrivato il momento di fare le modifiche per una casa sicura, a misura di piccoli passi

9) A 500 giorni il bambino può mangiare lo stesso cibo degli adulti, è bene aiutarlo a coltivare il gusto e a variare. Una guida può arrivare dalla dieta delle 10 P: 1) Pesce (alici deliscate e tagliate a filetto, impanate e fritte con olio di oliva) 2) Polpette (di carne, ma anche di pesce) 3) Patate fritte con olio di oliva 4) Pietanze fritte in generale con olio di oliva 5) Pasta corta o riso con pomodoro, pesto o olio di oliva 6) Pizza: margherita fino a sei anni, poi la più gradita è ai wurstel 7) Parmigiano 8) Purea 9) Pomodori rossi 10) Piselli

10) A 750 giorni occorre tranquillizzare i genitori: se il piccolo va all'asilo si ammalerà più spesso, "ma in ogni caso entro 6 anni dovrà entrare in contatto con almeno 40 agenti infettivi diversi". A questo punto, secondo Farnetani, il lavoro è compiuto e i genitori possono arrivare a 1000 giorni in tranquillità.

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