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Bollicine misteriose e pomfi, segreti salva-pelle bimbi

22 maggio 2018 | 12.23
LETTURA: 5 minuti

MAMMA CON BAMBINO NEONATO - FOTOGRAMMA
MAMMA CON BAMBINO NEONATO - FOTOGRAMMA

Misteriosi puntini rossi che compaiono al mattino sulla pelle del bimbo, ma anche tumefazioni estese, dure e dolenti. Con l'arrivo del caldo e della bella stagione la pelle dei piccoli è presa d'assalto da una serie di insidie, che rischiano di lasciare le mamme nel dubbio tra rimedi della nonna e strategie più moderne, magari però lette su Internet. "La pelle del bambino ha caratteristiche particolari, ecco perché la prima regola è quella di utilizzare prodotti specifici, anche per proteggerla dal sole". Parola di Andrea Diociaiuti, responsabile Uos Dermatosi complesse e genodermatosi dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, che analizza per l'AdnKronos Salute i problemi più diffusi legati a caldo e sole, suggerendo soluzioni salva-pelle su misura per i piccoli.

La prima insidia si chiama sudamina. "Un arrossamento con lesioni puntiformi che spesso si manifesta dopo la nanna", spiega Diociaiuti. Si tratta di un'infiammazione dei pori della pelle che, a causa dell'eccessivo calore, non riesce a traspirare correttamente. "Il fatto è che le mamme italiane tendono a coprire troppo il piccolo, anche di notte - osserva l'esperto - Un errore da evitare, ma con il caldo l'ideale non è il condizionatore: meglio un deumidificatore che lo aiuterà a riposare bene senza sudare". Per trattare i 'puntini', poi, "no a creme grasse che non consentono una normale sudorazione della pelle: l'ideale è lavare più spesso il bimbo, coprirlo meno e utilizzare una crema non grassa, anti-infiammatoria e con sostanze lenitive".

Evitare, invece, le pomate a base di ossido di zinco usate contro le irritazioni da pannolino. "Sarebbe come 'stuccare' la pelle del bimbo", dice Diciaiuti. No anche al talco, "che il bambino piccolo può inalare: meglio quello in forma liquida".

Occhio poi alle punture d'insetto, che talvolta causano tumefazioni talmente estese e dure da portare direttamente in pronto soccorso. "Non è raro - prosegue lo specialista - che i bimbi atopici siano iper-reattivi alle punture d'insetto, con eritemi anche di 10 centimetri e, talvolta, anche 4-5 lesioni sul corpo". Si tratta di casi che possono essere trattati a livello locale con cortisone e la somministrazione di antistaminici. Ma la buona notizia è che "con il passare degli anni questo tipo di reazione si attenua. E' importante proteggere il bimbo dagli insetti con repellenti naturali e sostanze indicate per questa fascia d'età. Il consiglio, nel caso di bimbi molto piccoli, è quello di applicare il repellente sul lettino o sul vestitino piuttosto che direttamente sulla pelle", suggerisce Diociaiuti.

Infine il sole: "Anche i bimbi vanno protetti, persino sotto l'ombrellone, perché la sabbia ha un effetto riflettente. E' importante usare schermi 50+ da applicare più volte al giorno, formulati specificamente per i bambini. E questo fino a sviluppo avvenuto", raccomanda l'esperto. No al sole nelle ore più calde, e ricordare di riapplicare la crema dopo il bagno. "Il sole non va demonizzato - precisa - perché è prezioso per la sintesi della vitamina D, ma la pelle dei bambini va sempre protetta, anche dopo i 10 anni quando sembrano più grandicelli ma in realtà rischiano di sfuggire al controllo dei genitori e 'dimenticano' la protezione".

"Le creme specifiche per i più piccoli - ricorda Diociaiuti - hanno filtri fisici e non chimici e sono ideali per la sicurezza dei bimbi, perché non hanno alcuna interazione ormonale. La buona notizia è che, rispetto a qualche anno fa, sono disponibili prodotti più facili da applicare: suggerisco di optare per formulazione in latte, più morbide, e in spray". Infine, non dimenticare testa e occhi: "In questo periodo e per tutta l'estate - conclude - è importante utilizzare un cappellino, l'ombrellino e ricordare di proteggere sempre gli occhi con gli occhiali da sole: il rischio è quello di incappare in cheratiti e congiuntiviti".

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