Milano, 31 mar. (Adnkronos Salute) - Si chiama 'Minosse' ed è un'app pensata per aiutare i medici di famiglia a gestire correttamente i pazienti che soffrono di mal di schiena, problema che affligge 6 milioni di italiani. Il nuovo software, messo a punto da giovani algologi del Friuli Venezia Giulia, grazie a un grant incondizionato di Mundipharma, aiuterà il camice bianco generalista a capire quando e con quale priorità richiedere ulteriori accertamenti per il proprio paziente e a quale specialista indirizzarlo. E' in partenza la fase test del progetto, a Udine e Novara, ma per tutti i medici di medicina generale interessati il software è già disponibile online come App per sistemi Android e, a breve, per devices Apple.
Il progetto punta a migliorare la qualità di vita dei pazienti con lombosciatalgia e "prende il nome da Minosse, personaggio mitologico, saggio re e legislatore di Creta, passato alla storia per la sua capacità di guida dei processi decisionali", spiegano i promotori dell'iniziativa. L'obiettivo è offrire ai medici di medicina generale uno strumento di lavoro veloce: un software che consente di indirizzare gli assistiti allo specialista ospedaliero più opportuno e di valutare il reale livello di priorità della visita, nel caso in cui il mal di schiena persista oltre le due settimane e non risponda a una terapia antalgica correttamente impostata.
La lombosciatalgia, spiegano gli esperti, rappresenta oltre il 50% delle richieste di valutazione medica per problemi algici ed è tra le cause principali di assenza dal lavoro, con relativi costi socio-sanitari. Il progetto Minosse, nasce dall'intuizione e creatività di due algologi iscritti all'Associazione italiana per lo studio del dolore del Friuli Venezia Giulia, Luca Miceli e Rym Bednarova che, dopo una consensus conference con i colleghi dell'Ass5 Bassa Friulana, hanno creato il software e a breve inizieranno a testarlo nell'area di pertinenza dell'Ass5 stessa. Alla fase pilota contribuisce anche Ezio Storelli, algologo dell'Aou 'Maggiore della Carità' di Novara, che sta testando il software a fini scientifici, coinvolgendo medici di famiglia e specialisti dell'area piemontese. I risultati preliminari saranno presentati al 37esimo Congresso nazionale Aisd, previsto a Stresa dal 22 al 24 maggio.
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