cerca CERCA
Sabato 20 Aprile 2024
Aggiornato: 00:03
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Sesso: andrologi, ritocchi 'a riposo' i piu' richiesti ma spesso inutili

30 aprile 2014 | 19.26
LETTURA: 3 minuti

Milano, 30 apr. (Adnkronos Salute) - Tra gli uomini italiani è boom di richieste di ritocchi 'intimi', per ingrandire le misure dell'organo sessuale. Una domanda spinta più che altro dalla cosiddetta 'sindrome dello spogliatoio', legata al timore del confronto con gli amici più che a una reale difficoltà con la partner. Ecco perché "la maggior parte dei pazienti richiede un allungamento o ingrandimento del pene in posizione di 'riposo' e non in erezione", spiega Giorgio Franco, presidente della Società italiana di andrologia (Sia), che torna su un argomento finito sotto i riflettori nelle scorse settimane per un Master internazionale di penoplastica che ha richiamato a Milano chirurghi da vari Paesi extraeuropei.

Secondo gli andrologi, però, "buona parte dei pazienti si rivolge al chirurgo perché affetta da 'dismorfofobia', un problema psicologico per cui non si è contenti dell'aspetto o delle dimensioni di alcune parti del corpo". Non, quindi, per una reale necessità. Ma quali sono, se esistono, le misure 'giuste'? "Parlando di razza caucasica, nello specifico di uomo bianco italiano - precisa Franco - ci sono diversi studi che parlano di una dimensione media del pene a riposo intorno ai 9 centimetri. Mentre per il pene in erezione la media si aggira intorno ai 12-13 centimetri. Ovviamente ci sono le deviazioni standard, uno strumento che usiamo molto per rassicurare i pazienti mostrando loro come, nell'ambito del grafico della popolazione italiana, rientrino perfettamente nella norma. In linea di massima i casi che richiederebbero un intervento di ingrandimento del pene" per una 'taglia' davvero insufficiente "sono molto, molto pochi". Motivo per cui "buona parte degli andrologi, salvo ovviamente i casi che necessitano, sconsigliano questo tipo di intervento". (segue)

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza