(Adnkronos Salute) La piattaforma di crescita "ora occupa il 73% delle vendite, contro il 43% del 2008. Sanofi, anche grazie a una serie di partnership esterne, conta su nove progetti in fase avanzata di sviluppo. E il 45% delle vendite ormai arriva dai biologici: l'80% dei prodotti in sviluppo nella pipeline in effetti ora è biologico". Insomma, "Sanofi ha iniziato un nuovo periodo di crescita, testimoniato dai solidi risultati nell'ultimo trimestre 2013: le vendite a tassi di cambio costanti hanno segnato un +6,5% e il fatturato Eps +30,8%".
Ma veniamo ai dettagli: il giro d'affari nei mercati emergenti è cresciuto del 4,4% a 10,957 mld di euro nel 2013 (con un +10,4% solo nel IV trimestre dell'anno), e il settore Diabete (con un +18,7% a 6,568 mld) insieme al business di Genzyme (+31,4% nel 2013) guidano i progressi maggiori. Non a caso Viehbacher ha sottolineato che, "se avessimo comprato oggi Genzyme, sarebbe stata due volte più cara". Il dividendo proposto per i risultati 2013 è di 2,80 euro per azione, in aumento "per il ventesimo anno consecutivo", nota Viebacher (era pari a 2,20 euro nel 2008). Per Elias Zerhouni, presidente mondo R&S, il gruppo può ormai contare su "un robusto portfolio ricco di progetti in avanzata fase di sviluppo e prodotti innovativi, ben focalizzato sui biologici".
Nel 2013 sette molecole sono state approvate e due sono in fase di registrazione (Cerdelga* nella malattia di Gaucher e Lemtrada* nella sclerosi multipla). Zerhouni ha indicato anche nove progetti avanzati che potenzialmente "saranno completati nei prossimi 4 anni: tra questi c'è l'U300, una nuova insulina attualmente in fase III, ma anche due vaccini contro la Dengue, il dupilumab con risultati spettacolari contro la dermatite atopica e il sarilumab nell'artrite reumatoide".
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