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Farmaci: falsi in crescita, in arrivo dominio web e bollino farmacie on line

10 dicembre 2014 | 13.32
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Il fenomeno della contraffazione e dell'importazione illegale di farmaci registra, a livello mondiale, un trend in crescita. Anche in Italia, dove la tendenza è confermata dai numerosi sequestri di prodotti illegali o falsificati effettuati in ambito doganale e sul territorio nella rete di distribuzione illegale.

Farmaci: falsi in crescita, in arrivo dominio web e bollino farmacie on line

Il fenomeno della contraffazione e dell'importazione illegale di farmaci registra, a livello mondiale, un trend in crescita. Anche in Italia, dove la tendenza è confermata dai numerosi sequestri di prodotti illegali o falsificati effettuati in ambito doganale e sul territorio nella rete di distribuzione illegale. Una nuova direttiva europea consentirà "a breve" anche nel nostro Paese la vendita e l'acquisto di farmaci attraverso siti web autorizzati, "arricchiti da un 'bollino' europeo e dal dominio ad hoc '.pharmacy' di riconoscimento per le farmacie on line certificate e affidabili", dichiara all'Adnkronos Salute Luca Pani, direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), in occasione della conferenza 'Fakeshare' organizzata a Roma.

"Il problema - spiega - è in larga parte legato al moltiplicarsi di farmacie web non autorizzate, che vendono prodotti illegali, come ad esempio farmaci per le disfunzioni erettili o per la perdita di peso, a prezzi vantaggiosi e senza richiedere la ricetta medica, eludendo tutte le misure previste dalla normativa vigente nel nostro Paese a tutela della salute pubblica. Mentre i farmaci acquistati dai canali legali sono sicuri, il pericolo è rappresentato dai canali illegali come le farmacie online: affidarsi a questi soggetti significa esporsi al rischio di assumere medicinali dei quali si ignora l'origine, ovvero chi li abbia prodotti, con quali ingredienti, attraverso quali processi produttivi e con quali accortezze nella conservazione".

L'aumento del fenomeno è comunque anche "il risultato della maggiore sensibilità delle istituzioni e delle amministrazioni rispetto a questo problema - evidenzia - e in Italia l'incidenza del problema è inferiore rispetto ad altri Paesi, grazie a una serie di misure di prevenzione e contrasto poste come il sistema di tracciatura dei farmaci (attraverso il bollino a lettura ottica) o il processo di autorizzazione e monitoraggio delle importazioni di farmaci provenienti dall'estero".

In particolare, si assiste a "un ritorno dei prodotti fasulli 'a marchio' che vengono venduti sottobanco soprattutto nei sexy shop: prima c'era solo il 'semplice' sildenafil, ora è tornato il finto Viagra o il finto Cialis. Proprio nei giorni scorsi abbiamo segnalato il ritrovamento nel mercato Ue di alcune confezioni contraffatte in lingua italiana del farmaco Cialis da 20 mg e 4 compresse". Le confezioni contraffatte rinvenute non presentano, a differenza di quelle originali, l'ologramma antifalsificazione e sulle confezioni è riportato un bollino falsificato.

Il problema è dunque relegato al mercato illegale, mentre quello legale ha filtri e controlli tali da azzerare il rischio di incappare in farmaci falsi. In più, "sulle farmacie on line che fra qualche mese saranno attive anche in Italia - assicura Pani - apparirà un bollino europeo e in più si è pensato a un dominio speciale '.pharmacy'. Solo i siti legali potranno averlo, a garanzia di una gestione da parte di associazioni di professionisti veri. Non si potrà avere questo dominio se la farmacia virtuale non è controllata". Infine, la conferma di quanto già denunciato dall'Aifa: "Tutte quelle che distribuiscono farmaci falsi sono organizzazioni criminali. E' un dato di fatto che le persone che si prestano a vendere Viagra contraffatto fanno parte della criminalità organizzata e che c'è un grosso interesse nei confronti di questo settore".

Infine, presentato alla conferenza il sito Fakeshare.eu, con una doppia funzione: da un lato è uno strumento dotato di un'interfaccia pubblica, ideata per informare e sensibilizzare; dall'altro, la parte riservata rappresenta invece un modello di collaborazione finalizzato a favorire lo scambio di informazioni tra gli Stati membri.

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