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Sanità: Farmindustria, taglio 2 mld a Fondo? Non ci vogliamo credere

28 gennaio 2015 | 20.21
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"Sentiamo parlare di un taglio di 2 miliardi al Fsn chiesto dalle Regioni, con 750 milioni a carico delle imprese del farmaco. Non ci vogliamo credere, sarebbe la fine degli investimenti in Italia". Farmindustria protesta contro l'ipotesi che circola in queste ore, chiede al Governo di rifiutarla e si appella al premier Matteo Renzi

Sanità: Farmindustria, taglio 2 mld a Fondo? Non ci vogliamo credere

"Non ci vogliamo credere. Sentiamo parlare di un taglio di 2 miliardi al Fondo sanitario nazionale chiesto dalle Regioni, con ben 750 milioni a carico delle imprese del farmaco. Se fosse vero sarebbe la solita storia dell'industria farmaceutica utilizzata come bancomat, con la riproposizione di vecchie logiche, del tutto incompatibili con la necessità di cambiare passo. E attente solo ai risparmi e non alla salvaguardia di un'industria che era ed è ancora una leva strategica di crescita per il Paese". Questa la posizione di Farmindustria, che si appella al presidente del Consiglio Matteo Renzi, "perché intervenga immediatamente", e chiede al Governo di "rifiutare la proposta, continuando con le sue politiche di stabilità alle quali le imprese del farmaco hanno risposto con una maggiore occupazione, con l'attrazione di importanti investimenti dall'estero e l'assunzione di 1.600 giovani solo negli ultimi 10 mesi".

"Le Regioni - si legge in una nota diffusa dall'associazione delle aziende farmaceutiche attive in Italia - sembrano dimenticare quanto, di volta in volta, hanno sostenuto su iniziativa di presidenti di territori ad alta presenza farmaceutica anche attraverso atti pubblici e il lancio di cluster, proprio perché consapevoli dell'importanza di aziende hi-tech che investono in produzione e ricerca, dando lavoro qualificato a laureati e diplomati in tutt'Italia. La richiesta viene poi, paradossalmente, a distanza di una settimana dalla riapertura del Tavolo sulla farmaceutica del ministero dello Sviluppo economico. Che ha nuovamente fatto emergere la necessità di maggiori risorse per la spesa farmaceutica per garantire ai cittadini i nuovi farmaci per gravi patologie che saranno disponibili a breve".

'Sarebbe impossibile mantenere investimenti in Italia'

"Non vogliamo credere che si chieda un nuovo taglio ai medicinali - incalza Farmindustria - proprio quando il Governo lancia a Davos il video 'The Extraordinary Commonplace' in cui, per sfatare i luoghi comuni sull'Italia, cita in esplicito il valore dell'industria farmaceutica".

"Le imprese - ricorda l'associazione di categoria - già pagano centinaia di milioni di euro all'anno per i ripiani della spesa farmaceutica. Se passasse la proposta delle Regioni, sarebbe assolutamente impossibile per l'industria mantenere gli investimenti e convincere le case madri della credibilità dell'Italia. A perderci, oltre alle aziende, sarebbero i cittadini e l'intero Paese. E noi non vogliamo che questo accada".

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