La Società Italiana di Farmacologia chiede che sull'uso terapeutico della cannabis "siano osservati rigorosamente i principi dell'appropriatezza diagnostica e prescrittiva e quindi che siano valutate attentamente anche da parte dello stesso medico prescrittore alcune necessità".
In particolare: impiego di dosaggi appropriati alle caratteristiche di ciascun paziente, valutazione dell’esistenza di possibili comorbidità o vulnerabilità dinnanzi ad altre condizioni patologiche, informazione sull’uso contemporaneo di altri farmaci responsabili di possibili interazioni pericolose o dannose. E ancora, conoscere le abitudini di vita del paziente, scongiurando così possibili pericolosità per esso e per la comunità ed anche un possibile abuso della cannabis.
La Sif esprime inoltre la propria "disponibilità nelle sedi istituzionali (ministero della Salute, Istituto superiore di sanità, Agenzia italiana del farmaco) per collaborare alla stesura di raccomandazioni ufficiali attorno alla prescrizione appropriata e all'uso corretto della cannabis".