"Oggi abbiamo una nuova certezza: ridurre in modo mai visto prima il colesterolo 'cattivo' non ha effetti negativi per la memoria e le funzioni cognitive. Una informazione importante, perché alcune segnalazioni aneddotiche, che riguardavano anche pazienti sotto statine, avevano fatto ipotizzare un possibile effetto negativo. Ebbene, oggi possiamo dire con certezza che non è così". Lo spiega Pasquale Perrone-Filardi, direttore della Scuola di specializzazione in malattie cardiovascolari dell'Università Federico II di Napoli, commentando lo studio sull'anticorpo monoclonale evolocumab di Amgen presentato oggi all'Acc2017, in corso a Washington.
Lo studio "è stato richiesto dalle autorità Usa e serviva a valutare la sicurezza di questo approccio. Ci troviamo di fronte a valori di Ldl mai visti prima: questi pazienti da oltre 90 mg/dl hanno raggiunto in media 30 mg/dl, ma io ho visto pazienti anche al di sotto di 25 mg/dl. Ebbene, lo studio dimostra che questa riduzione è benefica e non comporta rischi per memoria e funzione cognitiva", ribadisce Perrone-Filardi.
Un risultato che non stupisce Furio Colivicchi, cardiologo del San Filippo Neri. "In effetti parliamo di livelli di Ldl bassissimi, che però corrispondono a quelli del neonato alla nascita, dunque in un momento di sviluppo neuronale importante. Potevamo chiederci se abbassarlo farmacologicamente comportasse rischi, ma ora sappiamo che non è così. E possiamo rassicurare i nostri pazienti", conclude.