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Farmaceutica: premiati i vincitori della seconda edizione di 'Open Accelerator'

13 dicembre 2017 | 07.44
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Farmaceutica: premiati i vincitori della seconda edizione di 'Open Accelerator'

Sono cinque i progetti vincitori della seconda edizione di Open Accelerator, programma sostenuto interamente dall'azienda farmaceutica Zambon. È Margherita Morpurgo (Università di Padova) a ritirare il premio sul palco per Ananas Liver - sistema per patologie epatiche croniche che limita gli effetti collaterali indesiderati - che si aggiudica un investimento di 100mila euro e l'utilizzo degli spazi OpenZone.

"Ci speravo anche perché questo è l'inizio di una nuova storia che nasce da tanti anni di lavoro alle spalle, da una tecnologia che noi riteniamo matura e che doveva incontrare e ha incontrato il giusto partner come Zambon", commenta emozionata la vincitrice di una squadra al femminile.

Premiati anche Biorek (Ospedale San Raffaele di Milano) - nuovi biomarcatori diagnostici e predittivi per il cancro al rene - che vince 50mila euro; PD Innovations (Campus Bio-medico Università di Roma e Oxford University) - soluzione integrata per pazienti affetti dalla malattia di Parkinson - che si aggiudica 25mila euro; potranno utilizzare gli spazi in OpenZone anche Pdmee (Università di Padova) e GIMOpd (Instituto de Biomedicina de Sevilla, IBiS) entrambi i progetti guardano da aspetti differenti i sintomi della malattia di Parkinson.

Una seconda edizione, la prima internazionale, che "premia la ricerca italiana a dimostrazione che è di grande qualità e che forse quello che dobbiamo fare anche come imprenditori è sviluppare, dare delle possibilità attraverso un percorso formativo di alta qualità. Siamo consapevoli che l'innovazione vada premiata, ed è per questo che 'Open Accelerator' offre alle idee vincitrici anche un investimento iniziale, per permettere alle startup di muovere i primi passi", commenta Elena Zambon, presidente dell'omonima azienda farmaceutica.

L'iniziativa - che ha riguardato quattro macro aree d’interesse - è partita ad aprile e si è chiusa agli inizi di luglio. Dai 124 progetti candidati, provenienti da tutto il mondo, sono stati scelti i più meritevoli, che hanno potuto partecipare al percorso di accelerazione di 12 settimane, creato da Zcube in collaborazione con Officine Innovazione di Deloitte, dando l’opportunità a ricercatori e scienziati di lavorare su una propria idea o un prototipo e sviluppare un modello di business attraverso una strategia di sviluppo sostenibile e profittevole.

"Un trampolino di lancio per le startup o un campus scientifico per supportare i progetti, dalla tecnologia allo sviluppo", a usare le parole di Giovanni Rizzo, chief of Innovation division, Zcube. Il percorso - 13 i progetti arrivati in finale ed esaminati da una commissione - si è avvalso del supporto di mentors e advisor anche internazionali, imprenditori ed esperti a quattro partner: Unicredit Start Lab, Innogest, Italian Angel for Biotech (Iab) e Premio Gaetano Marzotto.

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