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Boom di farmaci falsi, due terzi contro impotenza

21 giugno 2018 | 16.36
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Foto di repertorio (Fotogramma)
Foto di repertorio (Fotogramma)

Quasi 18mila controlli, per oltre 2,4 mln di confezioni e 4 mln di fiale o compresse sequestrati, in totale 6,4 mln di farmaci falsi tolti dal mercato in 4 anni (2013-2017) dal comando dei Carabinieri per la tutela della salute (Nas). Oltre 200 persone arrestate e 3.200 denunciate, quasi 2mila segnalate e 4.600 sanzioni amministrative comminate. Numeri imponenti a cui si sommano altri 7mila interventi di controllo nel 2018. Sono i dati del mercato delle pillole 'taroccate' in cui spiccano, per tipologia, i farmaci per la disfunzione erettile o altre problematiche della sfera sessuale maschile. Secondo l'Aifa, questa tipologia di farmaci rappresenta il 60-70% per cento del totale insieme a quelli con tossine botuliniche, oltre all’uso di integratori alimentari per celare la presenza illecita di principi attivi farmaceutici.

I dati sul mercato dei farmaci falsi sono stati presentati oggi a Roma, durante la settimana nazionale contro la contraffazione, in occasione della nuova campagna 'La tua salute vale di +', voluta dalla Società italiana di urologia (Siu) per sensibilizzare i cittadini e contrastare questo fenomeno partendo dalla fonte, l’acquirente, con una serie di iniziative tradizionali e social. Secondo l’Ocse dopo quello dell’abbigliamento, il settore più colpito è proprio quello dei farmaci. Un fenomeno che appartiene all’economia sommersa di tipo criminale, dunque difficile da quantificare in modo esatto. I sequestri, infatti, si inseriscono solo in una piccola parte del mercato.

Secondo il Consiglio d’Europa, il commercio di farmaci contraffatti supera di 25 volte quello delle sostanze stupefacenti. A rischiare sono coloro che ne fanno uso, affidandosi necessariamente a canali distributivi non verificati, al web, al mercato nero. Nel suo recente rapporto 'Illicit trade: converging criminal networks' (2016), si scopre che il 32% dei farmaci contraffatti non contiene principi attivi, il 20% ne contiene in quantità non corrette, il 21,4% è composto da ingredienti sbagliati, il 15,6% ha corrette quantità di principi attivi ma un packaging falso, l’8,5% contiene alti livelli di impurità e contaminanti.

"La Società italiana di urologia ha deciso di prendere una posizione forte sul tema della contraffazione per sensibilizzare la popolazione sui pericoli legati all’acquisto dei farmaci attraverso canali non ufficiali e senza il consiglio dello specialista - spiega Walter Artibani, segretario generale della Siu - Pericoli enormi, tanto che la direttiva europea sui farmaci ha recentemente introdotto il concetto di 'falsificazione' dei farmaci proprio per non limitare il tema della tutela del diritto alla salute nel settore più ampio della tutela dei diritti di proprietà intellettuale. In sostanza non è più e più non deve essere solo una questione meramente economica, ma prevalentemente di salute pubblica".

"E' un campo che ci riguarda come medici urologi: secondo l’Aifa, dai dati relativi al 2016, emerge che i farmaci - aggiunge Artibani - che sono stati più oggetto di sequestri in Italia da parte delle autorità competenti, sono quelli per il trattamento delle disfunzioni erettili. Sono ancora troppi gli imbarazzi dei pazienti maschi nel parlare al medico delle difficoltà sotto le lenzuola, oltre all'illusione di poter disporre a un prezzo sensibilmente più basso di farmaci altrimenti più costosi".

"Nello specifico - sottolinea Domenico Di Giorgio, direttore dell’Ufficio qualità prodotti e contrasto al crimine farmaceutico dell’Aifa - il mercato illegale dei prodotti per la sfera sessuale, come noto, utilizza prevalentemente il canale web: i clienti si approvvigionano da siti pirata, o da sex shop e altri negozi non farmaceutici che si riforniscono dagli stessi siti. La rete di collaborazioni strutturata da Aifa permette di evitare che prodotti pericolosi per la salute vengano offerti anche su piattaforme legali - come Facebook o Twitter - cui il paziente si rivolge con fiducia in considerazione dell’ampia notorietà che diviene sinonimo di affidabilità".

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