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Sesso: ginecologo, 70% complicanze pillola per cattiva prescrizione

18 marzo 2014 | 18.43
LETTURA: 3 minuti

Milano, 18 mar. (Adnkronos Salute) - "Il 70% delle complicanze da pillola è dovuto a cattiva prescrizione". A dirlo è Annibale Volpe, past president della Sic (Società italiana di contraccezione) che oggi a Milano ha presentato un decalogo sui 'falsi miti' legati alla pillola, da sfatare. Per arrivare a prescrizioni sempre più sicure, spiega, "c'è un questionario di 16 domande che il medico deve porre alla paziente per capire se esistono controindicazioni all'assunzione della pillola, per esempio legate al rischio di trombosi venosa, e valutare il da farsi. La Sic provvederà a diffonderlo il più possibile. L'Aifa ha pubblicato un documento sul rischio trombovenoso e ci sono delle domande che aiutano il medico a inquadrare questo rischio nelle sue pazienti", raccogliendo informazioni sull'eventuale presenza di fattori di rischio per malattie cardiovascolari, o di casi in famiglia, e così via.

Anche i falsi miti, continua, possono essere legati a prescrizioni non tagliate su misura. "Si notano delle differenze: alcune pazienti riferiscono problemi di ritenzione idrica, peso e cellulite. Il metabolismo a livello di fegato è diverso da una donna all'altra. E se non ci sono particolari esami a cui sottoporre la paziente prima di prescriverle la pillola, il medico deve rivederla dopo tre mesi e, in caso di problemi, eventualmente rivedere la prescrizione. Il messaggio fondamentale è che i rischi sono pochissimi".

Per Volpe, "bisogna costruire una cultura della contraccezione e dell'educazione sessuale. La pillola si può prendere anche da giovanissime, appena si comincia ad avere rapporti e si è a rischio gravidanza indesiderata. Non c'è nessun motivo perché le adolescenti non debbano farne uso. L'Olanda e il Belgio hanno la più bassa incidenza di gravidanze fra le adolescenti, per l'attenzione all'educazione sessuale e il ricorso consolidato ai contraccettivi. Vorremmo arrivare anche in Italia a un 'modello Olanda-Belgio', Paesi dove l'uso della contraccezione è doppio e i benefici pure".

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