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Ricerca: a Milano il punto su nuovi test per predire infarto

13 febbraio 2014 | 11.39
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Milano, 13 feb. (Adnkronos Salute) - Aterosclerosi, ipertensione e altre cause di patologie cardiache, ma anche le nuove ricerche sulla diagnosi precoce grazie a test e indagini come la risonanza magnetica cardiovascolare e la tomografia a emissione di positroni (Pet). Sono alcuni dei temi di 'Milan Cardiology 2014', convegno internazionale inaugurato oggi e organizzato da Paolo Camici, ordinario di cardiologia e direttore della Scuola di specializzazione in malattie cardiovascolari dell'Università Vita-Salute San Raffaele, promosso dalla Fondazione Internazionale Menarini.

"Si tratta di un'occasione unica vede riunirsi al San Raffaele di Milano alcuni dei maggiori esperti europei e statunitensi per un aggiornamento sui problemi fisiopatologici e clinici nell’ambito delle malattie cardiovascolari e in particolare sulla diagnosi precoce, presupposto essenziale per una prevenzione degli eventi cardiovascolari", spiega Camici. "La stretta correlazione tra ischemia miocardica e aterosclerosi ostruttiva delle arterie coronariche epicardiche (le arterie coronarie che decorrono sulla superficie esterna del cuore) è stata dimostrata al di sopra di ogni dubbio e l'angiografia coronarica ha dimostrato una relazione tra la severità e l'estensione della malattia delle arterie coronariche e la sopravvivenza", prosegue Camici. Le arterie epicardiche "sono quelle più facilmente esplorabili in vivo, quelle che vengono ben disegnate dalla coronarografia".

Più complessa è l'identificazione di alterazioni della funzione e della struttura del microcircolo coronarico, cioè la rete fine dei vasi intramurali di diametro inferiore a 300 micron millimetri la cui funzione può essere valutata in modo non invasivo con la Pet. Queste alterazioni sono presenti in molte condizioni cliniche e queste osservazioni hanno condotto al concetto di 'coronary microvascular dysfunction' (Cmd). Nei pazienti che lamentano una sintomatologia anginosa, ma hanno una coronarografia normale, queste anormalità rappresentano importanti marcatori di rischio e possono contribuire alla patogenesi dell'ischemia miocardica, diventando così potenziali bersagli terapeutici. (segue)

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