Roma, 19 mag. (Adnkronos Salute) - I ricoveri ospedalieri per malattie cardiovascolari sono aumentati durante la crisi finanziaria greca e a farne le spese sono state soprattutto le donne. Lo rivelano dati presentati proprio ad Atene, dove è in corso l'Heart Failure Congress 2014. "La Grecia si è immersa nella crisi nel 2008 - ha ricordato Alexios Samentzas dell'Elpis General Hospital - e da allora abbiamo assistito a un preoccupante aumento della disoccupazione, a una riduzione dei salari e a un calo del tenore di vita dei greci. Precedenti studi avevano dimostrato che le malattie cardiovascolari sono più frequenti durante le crisi, le guerre e i disastri naturali".
I ricercatori ellenici hanno notato "un aumento dell'incidenza di fibrillazione atriale e di attacchi di cuore in pazienti più giovani al pronto soccorso durante la crisi finanziaria. Pertanto, abbiamo deciso di verificare se ci fosse stato un aumento circostanziato delle malattie cardiovascolari in questo periodo". Hanno quindi analizzato retrospettivamente tutti i ricoveri al reparto di cardiologia dell'Elpis General Hospital di Atene durante due periodi di tempo. Il primo, il 2003-2007, è stato definito 'pre-crisi', mentre il secondo, 2008-2012, è stato considerato il periodo di crisi. Ebbene, il reparto di cardiologia ha registrato 3.420 presenze durante il periodo pre-crisi e 3.860 nel periodo di crisi. Durante quest'ultimo lasso di tempo, il numero di ricoveri per attacchi di cuore è aumentato in entrambi i sessi, ma le stime sono risultate statisticamente significative solo nelle donne. I ricoveri sono aumentati anche in persone di età inferiore ai 45 anni, ma ancora una volta il risultato era statisticamente significativo solo nelle donne.
"Durante la crisi finanziaria - spiegano gli autori - la 'protezione naturale' delle donne contro le malattia di cuore, cioè gli estrogeni, viene annullata a causa dello stress, che è un fattore importante nello sviluppo dell'infarto".
