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Salute: 1 italiano su 4 con fegato grasso, spia cattive abitudine a tavola

27 maggio 2014 | 12.10
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Roma, 27 mag. (Adnkronos Salute) - Negli ultimi anni si è registrata una crescita esponenziale della steatosi epatica, meglio conosciuta come fegato grasso, un eccessivo accumulo di tessuto adiposo nelle cellule epatiche. In Italia si stima che circa il 25% di tutta la popolazione abbia il fegato grasso, e la prevalenza sale vertiginosamente dopo i 40 anni con valori di oltre il 50% negli 'over 60'. Avere il fegato grasso può essere l'indice di malnutrizione, ma soprattutto nei Paesi occidentali di una dieta ipercalorica e un segnale d'allarme delle buone o cattive abitudini a tavola.

"Il fegato è la fucina metabolica ed energetica dell'organismo, della sua funzione digestiva e dell'assorbimento dei nutrienti. L'accumulo di grasso è il segno di una disfunzione epatica e la spia di tossicità o di problemi alimentari", spiega all'Adnkronos Salute Ferruccio Bonino, presidente della Fondazione italiana per la ricerca in epatologia (Fire) e professore di gastroenterologia all'Università di Pisa. La Fire, 'braccio' dell'Associazione italiana per lo studio del fegato (Aisf), ha avviato in vista dell'Expo 2015 (dedicato proprio all'alimentazione) la campagna d'informazione 'Fegato specchio della salute alimentare', scegliendo come partner 'Doctor's Life', il primo canale tv al mondo dedicato all'informazione e alla formazione medico scientifica (Ecm), edito da Adnkronos Salute.

"La campagna di comunicazione con 'Doctor's Life' punterà a divulgare - spiega Bonino, componente anche del comitato scientifico del canale tv - a divulgare alla popolazione e ai medici il messaggio che la misura della quantità di grasso del fegato è l'indice della qualità e della correttezza dell'alimentazione della persona. Per questo - aggiunge - è importante puntare sulla prevenzione e la corretta informazione in vista dell'Expo 2015, dedicato anche a questi temi". (segue)

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