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Salute: solo 1 donna su 10 assume vitamina D contro osteoporosi

23 giugno 2014 | 12.21
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Salute: solo 1 donna su 10 assume vitamina D contro osteoporosi

(Adnkronos Salute) - Considerano l'osteoporosi una patologia grave (52% delle donne), ma solo in 1 caso su 10 assumono la vitamina D per combatterla. Nonostante il 58% riconosca l’importanza di questa sostanza per favorire la salute delle ossa. E' ancora forte la sottovalutazione del rischio dell'indebolimento scheletrico che avanza con l'età: solo il 25% delle intervistate si sente personalmente esposta al rischio di svilupparla. E' quanto emerge dai risultati dell'indagine dell’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda), condotta, grazie al contributo di Abiogen Pharma, su un campione di 600 italiane fra i 35 e i 65 anni d'età.

Per oltre 8 donne su 10 l’avanzare dell’età e la menopausa sono ritenuti le principali cause dello sviluppo della malattia; altri fattori importanti che possono contribuire all’insorgenza della patologia sono legati a uno scorretto stile di vita (segnalato dal 76% del campione), caratterizzato da un’alimentazione sbagliata, poca attività fisica e abuso di fumo e alcol, alla familiarità (68%) e alla mancanza di sostanze necessarie per l’organismo (58%).

Sul fronte della prevenzione e della terapia, solo 1 intervistata su 10 assume la vitamina D, nonostante il 58% riconosca l’importanza di questa sostanza per favorire la salute delle ossa.

“L’osteoporosi - spiega Francesca Merzagora, presidente di Onda - è una patologia a largo impatto sociale, con diverse e comprovate conseguenze negative di matrice sanitaria, sociale ed economica, spesso sottovalutata e affrontata con grave ritardo. Si tratta, infatti, di una malattia silenziosa, che può progredire per diversi anni fino a quando viene confermata la diagnosi o finché non avviene una frattura. È un tema - osserva - di cui tutte le donne hanno sentito parlare, ma su cui solo il 29% si sente ben informata. Tale informazione deriva perlopiù da canali non scientifici, primi fra tutti i mass media (55%) e il passaparola (45%); al terzo posto figura la classe medica, in particolare il medico di famiglia (35%)”.

“Risulta fondamentale aumentare le attività di sensibilizzazione - suggerisce Merzagora - rivolte alla popolazione sulle possibilità di prevenire questa patologia con un corretto stile di vita e assumendo le giuste quantità di calcio e vitamina D. In quest’ottica, Onda organizza ogni anno, in occasione della giornata mondiale dedicata all’osteoporosi, un’’H-Open Day’, in collaborazione con gli ospedali italiani premiati con i nostri Bollini rosa, con l’obiettivo di offrire alle donne consulenze ed esami gratuiti”.

Secondo Maria Luisa Brandi, docente di Endocrinologia dell’Università di Firenze, dall’indagine effettuata da Onda emerge come “anche per coloro che dovrebbero essere più informate, le donne in età menopausale, esistono gap nella conoscenza del ruolo che questo ormone calciotropo ha nel preservare la salute ossea. È auspicabile - conclude - un’informazione scientifica e non sensazionalistica su un ormone, che esplica la sua funzione endocrina sull’assorbimento intestinale di calcio e le cui dosi raccomandate giornaliere sono basate sulla suddetta funzione fisiologica”.

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