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Ricerca: Non hai più fame? Te lo dice l'istamina

31 luglio 2014 | 12.26
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Ricerca: Non hai più fame? Te lo dice l'istamina

(Adnkronos Salute) - Non hai più fame? Te lo dice l'istamina, sostanza coinvolta nei meccanismi digestivi. Un gruppo di ricercatori dell'Università di Firenze, del Consiglio nazionale delle ricerche e dell'Università Sapienza di Roma, ha infatti individuato il meccanismo con cui il cervello percepisce la sazietà.

"Abbiamo scoperto - spiega Maria Beatrice Passani, ricercatrice del Dipartimento di Neuroscienze, area del farmaco e salute del bambino dell'ateneo fiorentino - che il segnale di sazietà prodotto dall'intestino durante il consumo di un pasto da parte di un lipide, l'oleoiletanolamide (Oea), attiva aree specifiche del cervello che usano l'istamina come neurotrasmettitore, favorendo così la cessazione dell'attività alimentare".

"Le prove sperimentali raccolte in questo studio - aggiunge Roberto Coccurello dell'Ibcn-Cnr - dimostrano per la prima volta che l'effetto anoressizzante di Oea viene drasticamente attenuato sia in animali privi della possibilità di sintetizzare istamina, sia in animali le cui riserve neuronali di istamina sono state temporaneamente inattivate attraverso la somministrazione diretta nel cervello di un agente inibitore. Grazie alla nostra ricerca siamo riusciti a individuare la natura dei neurotrasmettitori implicati e a comprendere i meccanismi attraverso cui determinate popolazioni di cellule nervose (neuroni) presenti nel cervello a livello dell'ipotalamo traducono l'informazione mediata da Oea sullo stato nutrizionale dell'organismo e sul corrispondente livello di sazietà. È stata identificata quindi nel sistema neurotrasmettitoriale dell'istamina una delle componenti fondamentali per veicolare il messaggio di sazietà generato da Oea a livello intestinale".

"La conoscenza di questi meccanismi neuronali, che assolvono un ruolo essenziale nel comportamento alimentare, in quanto contribuiscono alla riduzione dell'appetito, offre nuove prospettive per sviluppare farmaci più efficaci e sicuri per il trattamento dell'obesità, che mirino a incrementare il rilascio di istamina nel cervello", conclude Passani.

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