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Ricerca: il pacemaker del futuro, un orologio da polso alimentato dai battiti

01 settembre 2014 | 11.51
LETTURA: 3 minuti

Nella foto, il pacemaker che sfrutta il meccanismo dell'orologio automatico
Nella foto, il pacemaker che sfrutta il meccanismo dell'orologio automatico

(Adnkronos Salute) - Dal tic-tac di un normale orologio automatico da polso nasce il pacemaker del futuro. Non si rompe, non si scarica e non va sostituito. E' senza batterie, alimentato solo dai movimenti del cuore e dunque virtualmente eterno: finché c'è battito, c'è energia per alimentarlo. Il prototipo è stato presentato al congresso 2014 della Società europea di cardiologia (Esc), in corso a Barcellona. E non stupisce che sia 'made in Svizzera', dove nel 1777 l'orologiaio Abraham-Louis Perrelet inventò il primo orologio a carica automatica.

L'idea è quella di sfruttare il meccanismo dell'orologio automatico per raccogliere dal cuore energia meccanica, trasformandola poi in stimoli elettrici in grado di risincronizzare il battito. Un'illuminazione venuta 4 anni fa a Rolf Vogel, cardiologo e ingegnere dell'università di Berna. "Con le sue contrazioni regolari, presenti 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, il muscolo cardiaco è una fonte di energia molto promettente", spiega infatti Adrian Zurbuchen dell'Artorg Center for Biomedical Engineering dell'ateneo bernese, che ha descritto il device elencandone i possibili vantaggi. Il più importante è la possibilità di "evitare la periodica sostituzione delle batterie, che costringe il paziente a un nuovo intervento chirurgico, aumentando i costi e il rischio di complicanze".

Per fabbricare il prototipo i ricercatori sono partiti da un orologio automatico da polso commerciale, hanno eliminato tutti gli ingranaggi che non servivano così da farlo più piccolo e leggero, e gli hanno costruito intorno una custodia in plastica dotata di occhielli per 'cucirlo' direttamente sul cuore. Prima l'hanno testato usando un circuito elettrico messo a punto in laboratorio, poi l'hanno provato nei maiali stimolando il cuore fino a produrre 130 battiti al minuto. Una performance mai ottenuta con un dispositivo senza batteria. Il modello è da perfezionare, perché all'orologio che raccoglie l'energia dei battiti si affianca per ora un dispositivo di memoria che la stocca temporaneamente, per poi tradurla nelle mini-scariche 'accorda-cuore'. Il prossimo passo sarà cercare di compattare il tutto, integrando le varie parti in un unico device.

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