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Pediatria: neuropsichiatri infanzia, in Italia solo 1 su 4 accede a cure

16 settembre 2014 | 13.56
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Pediatria: neuropsichiatri infanzia, in Italia solo 1 su 4 accede a cure

(Adnkronos Salute) - In Italia circa 3,6 milioni di bambini e adolescenti avrebbero bisogno aiuto per curare disturbi neuropsichici dell'età evolutiva, ma oggi solo 600 mila - uno su 4 - sono seguiti dai servizi pubblici di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza. Lo denuincia la Sinpia (Società italiana di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza), annunciando l'elezione della nuova presidente, Antonella Costantino. Direttore dell'Unità operativa di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza e dell'Area omogenea salute mentale dell'Irccs Policlinico di Milano, Costantino è stata eletta durante il 26° Congresso nazionale Sinpia (Roma, 10-14 settembre). "I disturbi neuropsichici dell'età evolutiva sono in forte crescita, ma i servizi di assistenza e cura calano drammaticamente", avverte l'esperta che ha segnalato il problema anche in un documento inviato al ministro della Salute Beatrice Lorenzin.

"I disturbi neuropsichici dell'età evolutiva colpiscono un bambino/adolescente ogni 5 - spiega la Sinpia in una nota - con manifestazioni molto diverse tra loro che vanno dall'autismo all'epilessia, dalla depressione al disturbo del linguaggio, dalla dislessia alla disabilità intellettiva, dalle paralisi cerebrali infantili alle sindromi genetiche rare, dalle malattie neurodegenerative a quelle neuromuscolari, a molte altre ancora. Benché nella maggior parte dei casi un trattamento precoce e tempestivo possa modificare la prognosi, meno di un bambino/adolescente su 4 riesce ad accedere alle cure di cui ha bisogno".

"Negli ultimi 10 anni - aggiunge la Sinpia - il numero dei pazienti seguiti dai servizi di neuropsichiatria infantile e adolescenziale è quasi raddoppiato (+5% nuove richieste all'anno dal 2004 ad oggi), mentre il numero degli operatori continua a diminuire (-10% solo nell'ultimo anno). Il risultato è che ogni utente riceve sempre meno interventi e le famiglie devono ricorrere sempre di più al privato, con costi rilevanti che in tempi di crisi economica sono sempre meno in grado di sostenere".

"Si tratta di gravi problemi che Sinpia ha anche segnalato in un documento inviato recentemente al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin - afferma Costantino - L'Italia ha ottimi modelli e buone normative, però non sempre applicate, e vi sono ampie disuguaglianze intra e inter-regionali. A fronte di Regioni nelle quali è stato creato negli anni un adeguato sistema di servizi di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza ed è sostanzialmente garantita ai bambini e alle famiglie la presa in carico e la terapia, ve ne sono molte altre nelle quali mancano le strutture. In particolare - precida la neo presidente - mancano i reparti per i ricoveri e le strutture semiresidenziali e residenziali terapeutiche, nonché a volte anche gli stessi servizi territoriali e/o il personale, o non sono comunque previste tutte le figure multidisciplinari necessarie per i percorsi terapeutici".

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